Ternana provaci: punta in alto, ce la puoi fare

Ternana l'esultanza dopo un gol al Carpi - Foto Alberto Mirimao
Siamo alla vigilia di due trasferte consecutive e all’orizzonte c’è già la partita contro l’Arezzo. il modo migliore per capire di che pasta è fatta la Ternana, ma già vi diciamo che (nonostante Liverani abbia chiesto le prime dieci giornate per poter fare un primo bilancio) questa Ternana può ambire a qualcosa in più.
Lo dicono i numeri, non soltanto le sensazioni. E siccome ormai – per fortuna – i problemi societari non ci sono, ci si può davvero concentrare solo sul campo.
Questa squadra è una squadra profondamente diversa da quella della passata stagione, ma sta cominciando ad avere un’anima. E nonostante tutte le difficoltà non è inferiore e nessuno. C’è chi è partito meglio, c’è chi è più strutturato per vincere il campionato, c’è chi non avrà la penalizzazione. Ma la Ternana non deve porsi limiti e deve puntare ad arrivare il più in alto possibile, senza dare nulla per scontato.
Oggi sono 8 i punti di distacco dalle prime due posizioni, sicuramente diventeranno 10 fra poche settimane visto che ci sarà la penalizzazione. E’ un abisso, già adesso. Ma, seppur con tre giornate in meno (le due di inizio campionato e la penalizzazione) questa squadra può ancora essere protagonista in positivo.
Come mai questa convinzione? Perché intanto questa Ternana ha mostrato di avere ampi margini di miglioramento e soprattutto perché lo dicono i numeri.
La Ternana in assoluto per la Serie C è 11esima, considerando tutte le otto giornate, per occasioni da gol create: la prima è l’Arezzo, unica squadra del girone B. Quindi sarebbe seconda nel girone. Attenzione però: il dato diventa clamorosamente più valido se non consideriamo le partite contro Ascoli e Livorno. La Ternana sarebbe seconda in assoluto per tutta la C… Insomma ancora in fase offensiva qualcosa di meglio si può fare (visto che la Ternana segna leggermente meno di quanto potrebbe).
Ma è la fase difensiva ad avere ulteriori margini. Sia se si considerano le ultime 6 o tutte otto le giornate la Ternana è la quinta miglior fase difensiva di tutta la C. Davanti a sé solo 4 squadre (Brescia, Ascoli, Vicenza e Arezzo) di cui soltanto due dello stesso girone.
Già basterebbero questi numeri. Ma non sono i soli. La Ternana avrebbe dovuto subire di media 0,65 gol a partita. Nella realtà ne ha subiti quasi il doppio (1 a partita). Perché tanti di questi gol subiti sono arrivati o per gravi errori individuali o per mancanza di concentrazione o per una bella componente di sfortuna. E infatti delle squadre di “vertice” è l’unica che dovrebbe avere – secondo le statistiche – più punti di quanti in realtà ne ha. Addirittura due in più: dovrebbe salire a quota 15. Ma tanto per darvi un’idea l’Arezzo sarebbe a 18,4 (a posto dei 21), il Ravenna a 11,4 (invece che anche qui di 21), l’Ascoli 12,9 (invece che dei 20 che realmente ha conquistato sul campo). Voi direte sono solo numeri, ricostruzioni, algoritmi. E’ possibile sia vero. Il vero numero che conta è quello della classifica determinato dal risultato. Ma il risultato arriva con la prestazione e questi numeri prendono in considerazione come si gioca e quindi individuano le aree di miglioramento di una squadra. Alla fine della stagione questi numeri si riallineano, praticamente sempre.
Quindi torniamo alle nostre considerazioni: la Ternana deve ambire a posizioni più nobili. Deve convincersi della propria forza. Lo ha nelle proprie corde e lo ha nel DNA rossoverde. Non può accontentarsi di essere settima o quarta. Deve pensare di poter battere tutti e arrivare a ridosso delle prime. Per poi dare fastidio successivamente, mettere pressione, sfidare anche l’impossibile. Deve esserci un motivo per poter andare allo stadio, riconquistare definitivamente la piazza, infiammarla, marciare compatti per un unico obiettivo. Che nessuno dice, ma tutti pensano. Si gioca per vincere, sempre. Anche quando non sei favorito.