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Ternana: migliorare la qualità della rosa. Ecco il verdetto del derby

Ogni pareggio genera la più scontata delle domande. Punto guadagnato o due persi? Oppure. Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Ovviamente la questione s’infiamma se di mezzo c’è lo 0-0 del derby che la Ternana ha dominato senza riuscire a vincerlo. Colpa della tattica, per qualcuno non aggressiva quanto serviva, per qual che altro della scarsa mira dei calciatori, per altri ancora per la mancanza dei due protagonisti più acclamati di questo primo quarto di stagione.

Il nostro pensiero? Di tutto un po’ anche se in testa alle cause già citate poniamo la mancanza dei due calciatori (Cianci e Cicerelli) che insieme hanno prodotto 14 gol e 4 assist e che nell’organico non trovano alternative con caratteristiche simili. Poi possiamo aggiungere tutto quello che volete. Resta il fatto che la Ternana ha avuto e non sfruttato quattro o cinque occasioni importanti e il Perugia in porta ha tirato una sola volta facendo il solletico a Vannucchi. Per cui l’amarezza per il pieno che non è arrivato è più che giustificata.

Però il derby qualche indicazione l’ha fornita. Certezze che si aggiungono a quelle già note. Parliamo dei calciatori. E iniziamo con Aloi che dopo la lunga pausa per infortunio ha dimostrato di poter fornire un contributo importante alla causa. Mezz’ala classica che sa fare diverse cose nelle due fasi. Un recupero importante. Passiamo alla crescita di De Boer sul quale Abate sta lavorando sodo da quando ha perso Damiani (assenza importante colpevolmente troppo spesso sottaciuta) per farlo diventare il perno centrale della mediana. L’olandese aggressivo, generoso, confusionario propenso alle preteste della passata stagione ha lasciato il posto ad un calciatore attento, ordinato, capace di far girare la squadra con buona continuità e una personalità che sta venendo fuori partita dopo partita.

Di altre note liete ce ne sono, da Donati a Maestrelli al Martella rigenerato. Ma ci sono anche interrogativi che meritano risposte. A cominciare dal ruolo di Casasola in questa squadra. Terzino, quinto di centrocampo o cos’altro? Panchinaro? Doveva essere uno dei pilastri della Ternana che punta alla risalita immediata, invece è diventato, dopo qualche prestazione ricca più di ombre che di luci, un comprimario.

Ultima considerazione, ma non certo per importanza. La Ternana, è chiaro a tutti (anche alla società a quanto ci risulta) dovrà sistemare l’organico nella finestra di mercato invernale. La squadra è forte ma ha i giocatori contati perché la prima parte di stagione sta ponendo interrogativi su qualcuno, perché è evidente, giusto per fare l’esempio più eclatante, che non c’è un’alternativa a Cianci, sia tecnicamente che realizzativa. Non c’è un giocatore che più rilevare il bomber in un modulo che lo vuole riferimento avanzato con tre rifinitori a sostegno. Se manca Cianci (il derby l’ha confermato) la Ternana deve cambiare pelle e se le viene a mancare anche Cicerelli la faccenda si complica terribilmente, tanto da non riuscire a vincere una partita giocata per oltre un’ora nella metà campo avversaria.

E così siamo tornati al punto di partenza con una considerazione finale. La Ternana deve stringere i denti, cercare di restare più vicina possibile al Pescara che, per bocca del proprio allenatore, ha la certezza di salire in serie B, aggiustarsi a gennaio e continuare a correre. A proposito, forse a qualcuno è sfuggito che la Ternana sta mantenendo un rendimento molto alto, unica tra le retrocesse. E di questo non c’era certezza a luglio, quando i problemi che assillavano erano soprattutto di natura economica e condizionavano fortemente la fase di costruzione dell’organico. Cambi di società, di direttori sportivi e generali non sono cioccolatini da gustare ma problemi grossi che incidono e smaltisci nel tempo.

Massimo Laureti

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