Ternana, la finale ti aspetta

Ternana, la finale ti aspetta

Massimo Laureti

Dopo lo 0-0 dell’andata con il Vicenza pronostico al 50%, saranno decisivi i dettagli. Si ricomincia da dove si era lasciato, da uno 0-0 maturato al “Menti” che, di fatto, non aveva spostato gli equilibri tra Ternana e Vicenza. Un leggerissimo vantaggio per i rossoverdi, forse, visto che i veneti venivano accreditati di una quota percentuale superiore in virtù della facilità mostrata in campionato nel vincere le gare interne (16 su 19)ma che poi il campo aveva cancellato. Perché proprio la Ternana aveva avuto la migliore occasione per spostare la partita dalla propria parte. Ma Confente è stato bravissimo e lo 0-0 non si è schiodato lasciando invariate anche le quote di pronostico tra le due contendenti.

Si gioca al “Liberati” e la Ternana, di conseguenza, avrà l’opportunità di giocare eventuali supplementari e rigori davanti ai propri tifosi. Vantaggio minimo che, nella speranza del popolo rossoverde, non dovrebbe rendersi necessario visto che il sogno di tutti è vedere trionfare Cicerelli e soci nell’arco dei novanta minuti in eventuale recupero. D’altronde si sa, il calcio e i sogni viaggiano di pari passo anche se, ogni tanto deragliano. Eventualità quest’ultima che Liverani e i suoi debbono fare in modo di scongiurare perché giocare la finale sarebbe il giusto epilogo di una stagione vissuta ad altissima tensione.

Ragionamento lecito non fosse che anche a Vicenza sono propensi a replicarlo dopo il lunghissimo testa a testa perso con il Padova. Un traguardo per due contendenti validissime, entrambe meritevoli di giocare l’ultimo atto. Ma soltanto una potrà farlo con grande scorno di quella che resterà al palo e, probabilmente, sarà costretta a ridisegnare i progetti per il futuro. E’ una delle eventualità presenti sul tappeto verde, eventualità che Ternana e Vicenza cercheranno di prendere a pallonate nell’arco di una sfida che immaginiamo tesa, equilibrata, carica di tensione Ancor più che all’andata.

Perché al “Menti” le due squadre hanno giocato forti di una partita di ritorno alla quale appellare l’eventuale risultato non gradito. Stavolta non si potranno fare grandi calcoli perché in novanta minuti si deciderà la sfida, casomai con l’aggiunta di supplementari e rigori. Non ci sarà una tappa di riserva, un appello. Tutto stasera: dentro o fuori. E’ il bello e il brutto dei play off. Ma essere arrivati a questo punto non dev’essere considerato un ripiego, bensì un’altra opportunità costruita e meritata nell’arco di 38 partite di campionato e due di play off.. Questo il pensiero per alimentare morale e autostima.

Per vincere servirà mettere in campo qualcosa in più rispetto all’andata

Grande attenzione quando la palla l’avranno in gestione gli avversari per non concedere spazi e opportunità da rete. ma altrettanto importante sarà la gestione del possesso palla, il palleggio, la ricerca degli spazi giusti, il rito da imporre alla sfida. Ritmi non esasperati perché probabilmente sulla corsa il Vicenza può avere qualcosa in più. Piuttosto ricerca della giocata rapida, dell’uno due che può mettere in imbarazzo la difesa ospite che a Vicenza qualcosa aveva concesso. E’ evidente quindi che per vincere la Ternana dovrà fare più e meglio di domenica scorsa. In estrema sintesi, dovrà sfruttare al meglio quanto riuscirà a creare.

Senza dimenticare però quella fase difensiva nella quale Capuano e soci si sono applicati “da squadra” nel secondo tempo del “Menti” quando e energie hanno cominciato a scarseggiare e il Vicenza spinto dai suoi tifosi ha attaccato con maggiore continuità. Servirà la partita perfetta, l’attenzione massima ai dettagli perché certe sfide spesso vengono decise proprio da un dettaglio, uno dei tanti che animano ogni partita di calcio. Quindi d’accordo sull’approccio determinato, aggressivo ma senza dimenticare che si può vincere segnando in avvio come nel finale. Dovranno essere 90 minuti giocati con la massima attenzione, dal primo all’ultimo.

Vecchi cambia, Liverani ha meno opzioni a disposizione

Fabio Liverani l’aveva sottolineato nella conferenza post Vicenza che il suo organico si è un po’ ristretto. I giorni di preparazione ai novanta minuti di stasera hanno aggiunto qualcosa alle disponibilità del tecnico ma non tutto. Millico è recuperato e sarà in panchina, con lui probabilmente anche Ciammaglichella. Ci saranno anche Corradini e Romeo che potrebbero anche giocare uno spezzone di gara per fare rifiatare Aloi (ammonito) o Vallocchia. Anche Brignola ha qualche allenamento in più e un suo apporto in corso d’opera non è da scartare. L’unico dubbio potrebbe ritrovarsi in avanti. Cianci o Ferrante? Chi non sarà nell’undici iniziale entrerà in corsa. Out De Boer oltre a Loiacono.

Vecchi invece non sembra avere problemi di organico. E’ stato chiarissimo affermando “ci siamo tutti e siamo in ottima forma”. Quindi niente alibi. Il Vicenza che recupera il bomber Ferrari assente per squalifica all’andata, potrebbe cambiare anche qualche altro elemento. Carraro e Da Col sembrano gli indiziati per fare parte dell’undici iniziale. La conferma che quella veneta è squadra ben fornita per dare l’assalto alla serie B. Lo ha dimostrato durante il campionato. Ma quello che ha fatto stasera non conta. Alle 20 si giocherà una nuova partita, in palio la finale. Intorno circa novemila tifosi, la stragrande maggioranza ternani. Influiranno più dei 10mila vicentini di domenica?