La cessione della società per ora possibile, o probabile, fate voi, tiene banco. Probabilmente anche troppo e da troppo tempo. Perché c’è un aspetto che in questi casi viene sottovalutato. Il calcio si gioca anche e soprattutto in campo e le sorti di una società sono determinate dai risultati che escono dal rettangolo verde.

A Terni questa volta (ma era successo già in passato) si è cominciato a discutere delle questioni extra campo con pericoloso anticipo e la faccenda ha aggiunto problemi ulteriori a una squadra che già stava lottando con problematiche proprie.

Ora non stiamo qui ad affermare che la sconfitta rovinosa nel derby o il pareggio con il Parma sono figlie della questione societaria. Certo è però, che una qualche influenza sulle vicende di campo la cessione annunciata da Bandecchi un peso l’ha avuto.

Perché non più tardi di un paio di mesi fa la Ternana ha rispedito al mittente offerte interessanti ricevute per qualche suo calciatore in virtù di un progetto tecnico importante nel quale in tanti hanno creduto. Compreso Andreazzoli assunto per portare in serie A la Ternana, quest’anno o il prossimo.

Due mesi dopo lo stesso presidente che parlava di progetto ambizioso ha annunciato la decisione di vendere il club.

Difficile pensare che la faccenda sia stata digerita come una pillola qualsiasi: un bicchiere d’acqua e giù senza problemi. 

La questione ha inciso anche perché nessuno, oltre il presidente, può fornire spiegazioni ai suoi collaboratori.

Tante chiacchiere che strada facendo sono diventati problemi, facendo passare in secondo piano l’aspetto più meramente calcistico. Le questioni di campo sono diventate secondarie e oggi, la Ternana maltrattata nel derby, si ritrova a dover reagire con una situazione ambientale pessima fatta di tifoseria spaccata, di una parte dei tifosi a contestare il presidente e un’altra quota a tifare per l’arrivo degli americani o del pakistano frutto della fantasia del momento.

Però il campionato incalza, il Cittadella sarà avversario come al solito complicato e la Ternana dovrà affrontarlo senza poter contare su tanti giocatori importanti.

Squadra in doppia emergenza: interna e ambientale. Con la consapevolezza che dovrà uscirne contando soltanto sulle proprie forze. Perché gli altri sono distratti da altre faccende.

Una situazione delicata e inaspettata che richiama tutti alla realtà. Per favore torniamo a parlare di calcio, ad occuparci della squadra che deve rialzarsi. In questi casi si chiama a raccolta il tifo. Non è compito nostro anche se ritrovare sabato un Liberati bello caldo a sostegno della Ternana sarebbe un bel modo di ritornare alla realtà.

La serie B è un campionato “maledetto”. Può esaltarti o deprimerti nello spazio di un paio di partite. La Ternana che si è già esaltata eviti adesso di deprimersi pur nella consapevolezza che la situazione si è fatta delicata. Aspettando…gli americani. 

Sezione: Editoriale / Data: Mer 22 febbraio 2023 alle 00:00
Autore: Massimo Laureti
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