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Ternana, così no! Ma non abbatterti: ecco perchè meritavi i 3 punti

Rigore? Regalo? Come detto nelle pagelle ne possiamo discutere per 6 mesi. Il nostro dubbio rimane: il portiere è sempre il portiere e nell'area piccola non si può neanche toccare. Qui siamo ai limiti dell'area piccola appena fuori e Balasa tocca il pallone prima di Di Gennaro. Che obiettivamente esce sbagliando il tempo, arriva in ritardo e colpisce l'avversario suo petto. L'arbitro fischia rigore. Senza pensarci su neanche un secondo. 

La Ternana non avrebbe meritato questo epilogo. Aveva fatto una partita gagliarda, aveva meritato di vincere. Era passata sotto al primo tiro in porta, su un altro errore della difesa (mancata uscita di Di Gennaro e "buco" di Germoni) senza meritare di stare sotto visto che anche stavolta era arrivato un miracolo del portiere sul tiro di Defendi e un'altra traversa sul colpo di testa di Masi. Aveva trovato la forza di reagire e di portarsi addirittura avanti. Carbone aveva messo dentro Avenatti che insieme a Falletti e Lagumina ha ribaltato il Trapani. Avrebbe meritato il 3-1, lo ha sfiorato più volte. E invece nulla: te ne torni a casa con un punto invece che tre e con tanta rabbia addosso.

Ora non bisogna dissiparla però: bisogna incalanarla tutta nella partita contro il Cesena. Tutte le cose positive che abbiamo visto stasera e sono tante. La tenuta difensiva, le sgroppate di Germoni. La grande verve, da mezz'ala di Petriccione (vuoi vedere che Carbone ha ragione a vederlo lì) e soprattutto una ritrovata vivacità offensiva. Non con uno ma con due centravanti: Avenatti e Lagumina.

L'altra intuizione di Carbone (Palumbo trequartista e Falletti centravanti) funziona a metà. Le due punte "pesanti" più il trequartista invece funzionano alla grande. La Ternana ha tirato più volte in una partita sola che nelle ultime uscite. Ha segnato per la prima volta due gol, ma soprattutto ha dimostrato un'effervescenza non indifferente.

Da qui si deve ripartire. Dai tre moschettieri. Da Petriccione mezz'ala. Dal trovare un posto comunque a Palumbo perché ha dei tempi di giocata pazzeschi. Da un Valjent che si dimostra efficace in tutte le zone di campo. Da una disponilità collettiva che ci ha fatto inorgoglire.

Ci sentiamo vittime di un'ingiustizia. Che sia del fato (sottoforma di leggerezza di Di Gennaro) o della direzione arbitrale poco importa: bisogna reagire. Nella sera in cui le certezze sono crollate nel recupero la Ternana potrebbe aver trovato la sua dimensione. Strano dirlo oggi con la Ternana in fondo alla classifica. Ma noi siamo i primi che dobbiamo crederci…

 

Redazione TernanaNews

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