Ternana ai Rizzo (con Ferrero): e ora?

Claudia Rizzo, Gian Luigi Rizzo e Massimo Ferrero - Foto TernanaNews
La Ternana cambia padrone, anzi meglio, cambia proprietà. Ora è ufficiale: subentrerà la famiglia Rizzo, come sapete con una solida esperienza nel ramo della sanità privata. Subentrerà in prima persona, attraverso la figlia Claudia che avrà il ruolo di presidente (chiederemo a lei se preferirà essere chiamata presidentessa): un netto cambio rispetto al recente passato.
Per la prima volta un presidente donna nella storia centenaria della Ternana. Probabilmente anche la più giovane in assoluto visto che ha appena 25 anni. Porterà il suo punto di vista, la sua freschezza, la sua visione diversa. E in questa avventura sarà affiancata in qualità di amministratore unico da Tiziana Pucci, storica consigliera e braccio destro di Massimo Ferrero anche alla Sampdoria, e dallo stesso ex presidente blucerchiato, che invece di esperienza ne ha da vendere.
In attesa della conferenza stampa di presentazione ci basiamo su quello che abbiamo visto e sentito finora. E’ stato molto chiaro Ferrero all’uscita dal notaio: “E’ inutile fare promesse: io posso piacere o posso non piacere, sarà il campo a dare un giudizio”. Anche questo è un cambio di rotta incredibile rispetto al passato, almeno dal punto di vista della comunicazione.
Non sappiamo se poi il risultato sarà lo stesso, se la Ternana fra un po’ di tempo sarà ancora in difficoltà o meno. Ovviamente ci auguriamo di no, anzi diciamo che dopo aver fatto tutta questa trafila sulla cessione e dopo un accordo così complesso immaginiamo proprio non ci sia la possibilità che possa accadere di nuovo. Ma una volta scottati si ha paura anche dell’acqua fredda, come si dice. Figurarsi se ad avere un ruolo nella nuova Ternana c’è un personaggio discusso e controverso come Massimo Ferrero. O si ama o si odia, uno come lui. E il suo trascorso burrascoso ovviamente si presta a molte intepretazioni.
Forse Ferrero con l’età è diventato più saggio. Invece di parlare e apparire, almeno per il momento, lascia che siano i fatti a parlare per lui.
Per lo meno ci siamo evitati le sparate a cui siamo stati abituati nel recente passato, con una dimostrazione di sicurezza che poi neanche per scherzo si è tramutato in realtà. Ci siamo evitati conferenze stampa utili soltanto a solleticare il proprio ego e a gettare fumo negli occhi di un’intera tifoseria, cercando di guadagnare non si sa cosa.
Ha chiesto di essere giudicato per i fatti. Vedremo cosa dirà anche la presidente Claudia Rizzo. Ma – ribadiamo – che in questo momento di tutto abbiamo bisogno meno che dell’ennesimo “fidatevi di voi, se non c’eravamo eravate falliti”. Che per carità è vero o verosimile, quantomeno.
Ma dopo tre cambi di proprietà nel giro di tre anni, con due anni di penalizzazione annessa, con lo spettro del fallimento vissuto per tutta l’estate ormai il popolo rossoverde è stufo di promesse. Vorrebbe vivere la normalità, vorrebbe poter parlare di pallone, vorrebbe poter ricondurre tutto al gioco che ci appassiona senza dover essere per forza esperti di scadenze federali, bilanci, stipendi al lordo per non parlare di convenzioni, stadi/clinica ecc ecc.
Ora la Ternana è passata di mano. E’ stato decisivo il lavoro di Bandecchi (interessato prima come Sindaco e poi come imprenditore e ideatore del progetto stadio/clinica) per operare questo passaggio. Prima per salvare la Ternana, poi per traghettarla in un porto decisamente più sicuro.
Cosa ci riserverà il futuro lo scopriremo cammin facendo: per il momento abbiamo scampato un pericolo bello grande.