Ternana, adesso facci capire quanto vali

Ternana, adesso facci capire quanto vali

Massimo Laureti

L’andamento altalenante dei risultati rende difficile valutare la squadra. Un passo avanti e uno indietro. Una vittoria poi tre pareggi. Una prestazione importante per oltre un tempo contro l’Arezzo, un’altra eccellente in Coppa Italia contro il Campobasso poi, improvvisi, un paio di passi indietro proprio nel momento in cui era diffusa la sensazione che la Ternana stava decollando.

Questa mancanza di continuità a livello di prestazioni e di risultati importanti apre uno squarcio anche in quelle convinzioni che stavano diventando certezze. Anche in mezzo ai dubbi sollevati dall’incapacità di chiudere una partita senza subire gol, alla difficoltà di passare in vantaggio costretti quasi sempre a rimontare.

Però i difetti della manovra troppo spesso ridotta al lancio diretto sulle punte venivano superati dalla forza di reazione della squadra, da quel carattere che portava a considerare la Ternana una di quelle squadre che “non muoiono mai” che fino al triplice fischio dell’arbitro possono ribaltare la situazione negativa.

Così oggi, dopo 13 partite di campionato e due di coppa Italia (la prima con le squadre di A e B) siamo qui a chiederci quale potrebbe essere il futuro della Ternana, se Capuano e soci sono davvero un gruppo forte come anche i diretti interessati hanno più volte ribadito o se, invece, debbono puntare a traguardi meno ambiziosi.

La partita con la Vis Pesaro ha aperto anche alla reprimenda di Liverani

Un quarto d’ora, più o meno, confortante a inizio gara poi la sofferenza, soprattutto a centrocampo, provocata dalla pressione che i giocatori ospiti riuscivano a portare sul giocatore avversario in possesso di palla. Così la squadra è parsa troppo spesso sfilacciata, si è allungata pericolosamente e ha rischiato di perdere.

L’ha risolta Dubickas al sesto gol stagionale sfruttando una indecisione della difesa avversaria. Un tiro di Ferrante deviato sul palo dal portiere e poco altro nella produzione offensiva della squadra che, come ha sottolineato il tecnico rossoverde, deve aggiungere qualità e personalità nelle giocate.

Il finale del girone di andata impone un’accelerazione, a patto che la Ternana ne abbia

Tutto quanto abbiamo sottolineato fin qui ci porta a fare una considerazione. È vero, lo diciamo tutti a cominciare dai protagonisti, che la Ternana deve incrementare i giri del motore, deve piazzare una striscia di vittorie che si aggiungano agli ultimi pareggi perché il mese di novembre la pone di fronte a partite difficili ma non impossibili.

Ma la Ternana che stiamo vedendo all’opera è davvero in grado di migliorarsi fino a diventare la prima delle inseguitrici del trio di testa? Eccolo il dubbio prodotto da un’alternanza di rendimento che rischia di rimettere tutto in discussione, anche quelle che sembravano ertezze inattaccabili. Sta alla Ternana chiarirci le idee, farci capire qual è il suo valore reale. A noi e prima ancora alla società chiamata a prendere decisioni importanti. Perché gennaio si avvicina, con tutto quello che ne segue.