Sospiro di sollievo, la Ternana è tornata

Massimo Laureti
Non era semplice, o almeno, vista la Ternana dell’andata, non si poteva immaginare lo fosse. La gara di ritorno, quella da “Dentro o fuori” portava su di se un grosso punto interrogativo. Sarebbe riuscita la squadra di Liverani a ritrovare il giusto feeling con il campo? Sarebbe riuscita a ribaltare il risultato della gara in Lombardia e conquistarsi l’accesso alla semifinale dei play off riaccendendo il sogno promozione?
Erano gli interrogativi che aleggiavano sul “Liberati” e che, probabilmente, avevano indotto una fetta di tifoseria a stare alla larga dallo stadio e limitarsi magari a guardare la partita in televisione per limitare gli effetti di una possibile grande delusione. Assistere in diretta all’eliminazione della Ternana dal play off dopo un campionato vissuto sempre nelle posizioni di vertice avrebbe fatto troppo male.
Le risposte però sono arrivate immediatamente. Pochi minuti e la Ternana era lì ad aggredire gli avversari, probabilmente sorpresi dalla verve ritrovata dai rossoverdi che in poco tempo hanno costruito occasioni da gol scontrandosi con un palo e con qualche difetto di conclusione inaspettato. Insomma, si è capito subito che in campo c’era un’altra Ternana rispetto a quella sdrucita e confusa vista tre giorni prima.
Il resto del match non ha fatto altro che confermare le prime sensazioni rendendole con il passare del tempo certezze estremamente gradite. I due gol, le altre occasioni create, la manovra a tratti spumeggiante, addirittura coinvolgente hanno riscaldato un Liberati tornato finalmente a sorridere dopo oltre un mese di mugugni e di delusioni. La Ternana è tornata anche se adesso dovrà confermarsi. Una partita riscalda i cuori ma per trascinare l’ambiente serve qualcosa di più.
Liverani e le scelte che hanno riavviato il giocattolo
Fabio Liverani dopo qualche partite e un mese di allenamenti ha fatto le proprie scelte. Scelte che lo hanno ripagato. “Ho soltanto messo i giocatori a loro agio, nelle condizioni e nelle posizioni dove potevano dare il meglio” le parole del tecnico nel dopo gara. In estrema sintesi. Martella centrale mancino di ruolo e di piede per rendere più fluido l’avvio dell’azione, due mediani a fare legna e impostare, Cicerelli riportato nella sua confort zone, ovvero sulla fascia sinistra.
Scelte che hanno pagato moneta sonante e preziosa perché in primo luogo hanno restituito la necessaria fiducia ad un giocatore che è stato il simbolo della squadra, un riferimento certo per i compagni che sulla sinistra l’hanno sempre trovato, lì dove spesso si sono rifugiati nei momenti di difficoltà. Il resto lo ha fatto Ferrante, rivelazione di serata. Un palo, un gol e tante altre buone cose dentro quella che è stata probabilmente la migliore partita della sua storia in rossoverde.
Ora c’è da compiere il passo decisivo, la conferma che porta alla finale
Le tre teste di serie e la migliore quarta si sono qualificate per le semifinali. Pronostico rispettato quindi, le migliori sono davanti a tutti e si giocheranno l’ultimo posto buono per salire sull’autobus della serie B. Alla Ternana il sorteggio ha riservato il Vicenza, forse la squadra più pronosticata avendo già giocato la finale nella passata stagione. Dall’altra parte Pescara e Cerignola. In palio, come detto, un futuro migliore.
Discorso ancora più valido per la Ternana che l’altra sera ha giocato sotto lo sguardo attento degli advisor scelti dalla società per chiudere l’operazione stadio ormai arrivata agli ultimi atti. Il centenario della società rossoverde celebrato con il ritorno in serie B e I primi lavori per il nuovo Liberati. E’ l’epilogo a lungo sognato. La celebrazione più attesa, quella per la quale è giusto fare saltare tappi di champagne. Per lo stadio quasi ci siamo. Per la B restano quattro partite: il doppio faccia a faccia con il Vicenza.