Sorprese e conferme, i play off non deludono

Massimo Laureti
Tutto come previsto, nella post season tutto può succedere, non ci sono certezze. Una giornata, il primo turno e già abbiamo capito che, come nelle stagioni precedenti, i play off di serie C possono diventare una sorta di roulette russa: nessuna certezza, tutto può succedere. E allora meglio darci dentro sin dal primo fischio arbitrale. Che poi è quello che hanno fatto le squadre impegnate nella prima giornata della post season. In casa o fuori non c’è differenza. E’ tutto in ballo.
Anche se poi una differenza va fatta. Tra le squadre che hanno confermato il pronostico e quelle che invece se lo sono messo sotto i piedi. A noi, meglio chiarirlo subito, hanno impressionato le due squadre B delle grandi: Juventus Next Gen e Atalanta Under 23. Non soltanto perché hanno sovvertito il pronostico a Benevento e Trento, quanto per la dimostrazione di freschezza atletica e di qualità tecnica che, unita ad una palpabile leggerezza mentale le hanno portate a compiere due imprese.
Sullo stesso piano, anche se con qualità e caratteristiche diverse, va posta la Pianese, una squadra che già durante la reagular season aveva generato tanta curiosità per quel modo sbarazzino di affrontare gli avversari. Grazie all’impianto di casa, avevamo a lungo pensato. Poi le giornate hanno cambiato il nostro parere perché la Pianese è passata indenne anche attraverso il cambio di guida tecnica e adesso ha messo fuori dai giochi il Pineto, dato per favorito.
Ultime considerazione: i giovani. Nella Juventus Next Gen e Atalanta Under 23 ne hanno di davvero forti, specie dalla cintola in su, gente che fai fatica a non immaginare in scenari più importanti. Però i play off sono medicina utile anche per rigenerare giocatori che in campionato avevano mostrato difficoltà ad andare in gol. L’esempio è Ravasio (Arezzo) che durante la stagione regolare aveva segnato un solo gol e che nel match con il Gubbio ne ha segnati due. Non è un miracolo, sono i play off.
Catania e l’importanza di avere alle spalle il popolo del “Massimino”
Non poteva mancare una considerazione sulla squadra guidata da Mimmo Toscano, un vecchio amico che sembra avere una gran voglia di diventare acerrimo rivale dei rossoverdi nella corsa alla serie B. Il Catania è una squadra forte, ricca di esperienza e di qualità (Inglese, Sturarlo ecc.). Una squadra in crescita dopo un avvio di stagione complicato. Ora è solida e determinata. In più ha qualcosa che nessun altra squadra può vantare: i 20mila del “Massimino”, un popolo che vuole riconquistare la serie B. Per ora.
A proposito di conferme vanno citate le due squadre del girone A che non hanno fallito l’appuntamento: il Renate pareggiando con l’Arzignano, la Giana Erminio superando di misura la Virtus Verona. Solo il Trento ha toppato ma, probabilmente, ha avuto davanti l’ostacolo più impervio. Comunque ennesima conferma che nei play off non c’è nulla di scontato, il pericolo è sempre dietro l’angolo, pronto a farti lo sgambetto quando meno telo aspetti.
Occhio all’Arezzo, può essere una mina vagante
Ha rischiato il collo con il Gubbio che avanti di un gol ha colpito il palo dello 0-2. Poi la squadra di Bucchi si è svegliata e ha finito vincendo largo. Un Arezzo che ha confermato pregi e difetti evidenziati in campionato. Ma l’organico c’è e siccome vincere aiuta a vincere è meglio tenerlo d’occhio. Ha faticato la Vis Pesaro che ha risolto il problema Pontedera all’ultimo tuffo mentre il Potenza col Picerno ha faticato però alla fine è prevalso di forza.
Domani si torna in campo per il secondo turno e faranno il loro ingresso le quarte classificate nei tre gironi. Albinoleffe, Pescara e Crotone alzeranno inevitabilmente il livello della competizione sia per qualità che per blasone. Il derby di Bergamo genera maggiori curiosità, Arezzo-Vis Pesaro sembra la più equilibrata, la Juventus a Crotone avrà pane duro per i suoi denti. E il fattore campo? Una incognita. Visto com’è andata fin qui inutile fare pronostici. Anche se Catania e Pescara soprattutto possono contarci.