Scusate il ritardo. Lo diciamo noi per la realizzazione di questo editoriale, non vediamo l’ora che lo dica la Ternana.

Abbiamo voluto pensarci un po’ prima di scrivere i nostri pensieri. Per essere sicuri di aver sedimentato bene quanto abbiamo visto oggi pomeriggio al Liberati. Per cercare di inquadrare una situazione nel modo più corretto possibile. Perché una volta finita la partita ne abbiamo sentite tante, da tante parti. Alcune giuste, alcune sbagliate, alcune da prendere a schiaffi, alcune da prendere appunti. E quindi in certi casi è meglio aspettare un po’, vedere come si sedimentano i pensieri e cercare di fare un riassunto.

La Ternana ha zero punti in classifica. Quella Ternana che lo scorso anno non perdeva mai, quest’anno ha iniziato con tre sberle di fila. Tutte dolorose, tutte con tanti gol subiti e tutte più o meno “meritate”.

Tutte farcite di episodi, che avrebbero potuto indirizzare l’inerzia della gara in maniera diversa. Tutte al cospetto di squadre che hanno dimostrato di reggere la categoria e la partita in maniera più equilibrata della Ternana.

Ora però dire che tutto è da buttare, tutto è da ripensare, che tutto è sbagliato è la più grande stronzata (perdonateci il termine) che abbiamo mai sentito. E’ vero: vivere di ricordi non è certo il modo migliore di venire fuori dalle difficoltà. Ma fare finta che quello che è successo lo scorso anno non sia successo è ancora più grave. La Ternana con il gruppo e con il lavoro lo scorso anno ha dominato la C: con le stesse armi dovrà affrontare la B. Anche se ora non riesce nulla, anche se ora tutto sembra difficile e complicato.

Una sola strada bisogna percorrere e bisogna farlo tutti insieme. A maggior ragione dopo appena 3 giornate di campionato. Forse i “gufi” non vedevano l’ora di poter dire “Lucarelli scarso” “Leone incompetente” “giocatori sopravvalutati”. Per un anno sono dovuti rimanere in silenzio e ora, come i funghi, alle prime piogge, rimettono fuori la testa. Come se tutto quello che è stato costruito finora non fosse servito a nulla e fosse frutto del caso.

A nessuno piace perdere, per primi ai protagonisti della Ternana. Che sono certamente più incazzati di tutti noi. Ma pensare di avere la ricetta in tasca è ridicolo: come se bastasse un centrocampista in più o un giocatore al posto di un altro. Come pensare che sia tutta colpa di Sorensen (che si è mangiato Lucca nel primo tempo) o che la Ternana abbia perso la fame.

La Ternana ha perso, probabilmente, le sue certezze. Quello che lo scorso anno veniva facile quest’anno non torna. E poi gli errori in B pesano, anzi te li fanno pagare. La Ternana ha subito 9 gol in 3 partite. Tantissimi. E contestualmente è stata poco incisiva in attacco.

Ma potete dire che questa sia una squadra sbilanciata? Che abbia meritato le sconfitte perché messa sotto nel gioco? Probabilmente nella prima gara contro il Brescia sì, sebbene comunque molto ruota intorno ad un paio di episodi (l’occasionissima non sfruttata da Donnarumma e il rigore più che generoso concesso al Brescia). Con la Reggina addirittura le Fere hanno sfiorato il pareggio. Ma quello che più conta, in questa analisi è che il 75% dei gol la Ternana lo ha letteralmente regalato. O comunque non ha avuto colpe.

I gol sono arrivati tutti a difesa schierata. Mai un contropiede, un’infilata, una squadra squilibrata. Sarebbe stato forse più “facile” trovare rimedi.

Che la Ternana possa soffrire, in alcune fasi della partita, ci sta. Ma che prenda gol soltanto su (gravi) disattenzioni, è preoccupante.

Contro il Brescia il rigore di cui abbiamo parlato, a Reggio un altro rigore (discutibilissimo) e primo gol arrivato dopo un liscio di Defendi in area di rigore. Stavolta una marcatura incredibilmente saltata su un angolo, un rimpallo in area di rigore con conseguente autogol e la palla sanguinosa regalata da Salzano a Lucca.

E’ questo che deve far riflettere: non che le squadre avversarie mettano sotto la Ternana. Non è neanche vero e non sempre. Ma che si prende gol con troppa facilità: su errori individuali anche gravi. Poi la colpa se la prendono i difensori centrali anche se non è quasi mai colpa loro. Ma non importa.

Lucarelli sa già che dovrà operare sulla testa: sulle certezze della squadra in generale. Per riconsegnare un equilibrio prima che sul campo, nel pensiero dei giocatori. E non è né scontato né facile.

Ma per pretendere equilibrio bisogna avere equilibrio. Anche da parte della piazza. Ricordarsi quello che è stato e quello che potrebbe essere. Non si può passare da essere eroi a essere coglioni nel giro di 3 settimane. O è sbagliata la prima o è sbagliata la seconda. E in mezzo ci sono 90 punti e 100 gol di differenza, per chi fosse indeciso…

Sezione: Editoriale / Data: Dom 12 settembre 2021 alle 00:12
Autore: Ternananews Redazione
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