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Ribaltoni rossoverdi

Era già successo la passata stagione e probabilmente è stato il motivo della rincorsa della Ternana (poi purtroppo finita male) la passata stagione. E ci risiamo anche quest’anno: la direzione sportiva cambia. Lo scorso anno era ancora più tardi: Capozucca si era insediato alla fine di luglio, sostituendo Leone che nel frattempo aveva iniziato la stagione operando di fatto soltanto in uscita durante l’interregno fra Bandecchi e Guida (con la presenza ombra di Ferrero). Era una Ternana che stava cambiando completamente pelle e il passaggio di proprietà era stato tanto rapido quanto complesso.

Ora la retrocessione ha sicuramente cambiato i piani del presidente Guida e la scelta di affidare la direzione generale a Diego Foresti ha cambiato i precari equilibri che si erano costruiti durante la passata stagione. Che ci potessero essere dei cambiamenti era pronosticabile: cambiando i punti di riferimento è impossibile che le cose possano rimanere così come erano. Soprattutto se le personalità in campo sono importanti, se l’esperienza porta a metodi di lavoro completamente diversi e se non si trova un punto d’incontro per poter proseguire durante la stagione senza ulteriori scosse di assestamento.

Il segnale che manda Guida è molto semplice: ora è il nuovo dg il punto di riferimento. E le scelte su come guidare la società spettano a lui (chiaramente sotto la supervisione del presidente). E’ per questo che – secondo noi – si è arrivati alla separazione con Capozucca. Non certo per “demeriti sportivi” o per mancanza di fiducia. L’operato di Capozucca, al suo rientro a Terni dopo 20 anni, non è possibile giudicarlo in maniera negativa. Nonostante il ritardo della passata stagione, nonostante il cambio di allenatore, nonostante si operasse in condizioni economiche completamente diverse rispetto alla precedente gestione e – soprattutto – nonostante la retrocessione, le intuizioni del ds sono sotto gli occhi di tutti. Se la Ternana ha sperato concretamente nella salvezza fino all’ultima partita lo si deve (anche) a lui. Ma qualcosa è cambiato rispetto all’anno scorso.

E così sono venuti meno i presupposti per continuare insieme, nonostante le promesse di qualche settimana fa.

Senza entrare nei dettagli (che magari neanche conosciamo a fondo) l’unica cosa che ci permettiamo di sottolineare è che questo tipo di cambiamento poteva e doveva essere fatto prima, sempre che ci fosse l’intenzione di farlo. E’ vero che Diego Foresti è entrato ufficialmente nella società da pochi giorni, ma l’intenzione di prenderlo non è nata due settimane fa. E questo avrebbe potuto portare a una maggiore chiarezza nell’approccio alla stagione.

Non tanto e non solo per la scelta dell’allenatore (condivisa a tutti i livelli) ma per una maggiore stabilità nella programmazione dell’anno che dovrà essere quello del riscatto, dopo la delusione della retrocessione.

Anche due settimane possono fare la differenza, in una stagione. Probabilmente si sarebbe arrivati comunque alla stessa soluzione di ora: con la promozione di Mammarella, l’ausilio di qualche altra figura e la supervisione di Foresti. 

Ma sarebbe stato tutto più naturale. Quasi ovvio: come non è stato confermato Breda (nonostante l’ottimo lavoro), così poteva succedere anche con Capozucca (idem). Semplicemente per cambiare pagina e ripartire, seguendo le proprie convinzioni e necessità.

Stavolta non c’è un cambio di proprietà a dettare le tempistiche. Tutto parte da precise volontà. Alle volte le separazioni sono dolorose, sebbene ritenute necessarie. Ma la tempistica può fare la differenza: sia nell’operatività che nei rapporti. 

La Ternana – con l’uscita di scena di Capozucca – ha voluto evitare ulteriori conflitti con un taglio netto rispetto al recente passato. Tutto legittimo e sarà il campo poi a dire se sarà stata una scelta giusta o meno. Ma poteva (e forse doveva) essere fatto prima, tanto più che il presidente e l’ormai ex ds avevano parlato a lungo prima di decidere di continuare insieme. 

E’ questo che ha preso la piazza in contropiede. Ora toccherà a Guida (insieme a Foresti) dimostrare che la strada appena imboccata è solida. Con il tempo, con il lavoro. E ovviamente con i risultati.

Ternananews Redazione

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