Play off atto primo: Ternana gioca da grande

Play off atto primo: Ternana gioca da grande

Massimo Laureti

Ternana atto primo. Dopo una ventina di giorni i rossoverdi tornano in campo per affrontare il primo test play off. I primi novanta minuti di una sfida che dura il doppio. E’ la regola che ha aperto i quarti di finale e che oggi chiama in causa le seconde classificate di ogni girone. Le teste di serie sulle quali grava il peso del pronostico. Almeno sulla carta.

E la Ternana, tra le pronosticate, è quella che insieme al Vicenza raccoglie i più ampi consensi. Ma si sa come funzionano i pronostici, si valuta la stagione, i nomi che compongono l’organico, il blasone. A volte sfugge l’elemento sorpresa, la condizione fisica, la leggerezza con cui può giocare chi non è gravato dal pronostico che dà lustro ma anche responsabilità ulteriori.

E’ proprio il caso della sfida che si gioca nel pomeriggio a Gorgonzola, a pochi chilometri da Milano. Da una parte c’è una squadra che ha chiuso la stagione al sesto posto, che non ha particolari ambizioni se non quella di ben figurare. Però è una squadra che gioca con leggerezza, che ha qualità e tanta gamba. Così ha eliminato prima il Renate in trasferta quindi vinto andata e ritorno con il Monopoli.

Dall’altra parte del campo c’è la Ternana che ha coltivato a lungo il sogno della promozione diretta, che ha superato mille traversie di ogni genere, interne ed esterne al campo. Una squadra alla quale la società per prima ha chiesto di centrare l’obiettivo promozione. Per i D’Alessandro già i play off sono una seconda chance da non fallire. Aver mancato la prima è stata una pillola difficile da ingoiare.

Meglio continuare a giocare o sfruttare il lungo stop?

La Ternana torna in campo dopo la lunga pausa post campionato: lo impone il regolamento che le concede anche la possibilità di sfruttare due risultati su tre per agganciare le semifinali. Il Giana Erminio non ha mai smesso e da quanto ha fatto vedere, la cosa le ha giovato perché ha mantenuto condizione, ritmo e carica agonistica.

Lo stop però è servito a Liverani (in panchina dal primo aprile) per conoscere meglio il gruppo, per creare la giusta sintonia. Era quello che aveva chiesto anche per recuperare qualche acciaccato dell’ultima fase del torneo. Visto come sono andate le cose però sembra avere un po’ rivisto la sua tesi. “Nessuna delle terze scese in campo dopo una sosta abbastanza lunga ha passato il turno” ha sottolineato alla vigilia.

Si gioca una partita da 180 minuti, si vince con le gambe e con la testa

Non sarà sfida da dentro i fuori ma il primo di due tempi da novanta minuti. Servirà quindi una interpretazione diversa dal solito dove l’acume tattico, la strategia, avranno un peso considerevole. Ma sarà comunque fondamentale l’approccio alla gara perché fin qui hanno pesato più le gare d’andata che quelle di ritorno nelle qualificazioni.

Eppoi potrebbe avere un peso il fattore ambientale. A Gorgonzola il peso del tifo probabilmente si bilancerà. Al Liberati sarà di un solo segno, quello rossoverde. La Giana Erminio potrebbe non essere temprata a certe condizioni ambientali. Guai però farci troppo conto perché ha giocato anche a Padova e Vicenza e, soprattutto, ha dimostrato di avere organizzazione e qualità per emergere. Quindi, vietato sottovalutarla.