Parole d’ordine: solidità e mentalità
Fabio Liverani allenatore Ternana - Foto Ternana Calcio
Continua la striscia positiva della Ternana, anche se con difficoltà. Non certo dovute alla partita dell’avversario, ma per proprie “colpe”. Giocare in 10 più di un’ora contro una squadra che a prescindere non concede spazi è complicato. E così la Ternana ha fatto di necessità virtù. Ha abbassato il proprio baricentro, ha deciso di non rischiare assolutamente nulla e ha provatoad asoettare che arrivasse l’occasione giusta. Certo non ha fatto molto per farla accadere, posto che non era affatto facile. Ma a prescindere le – poche – occasioni da gol le ha avute la Ternana. Ci si poteva aspettare di più? Forse un attenggiamento diverso, più deciso nella parte finale della partita. Ma mentalmente è troppo importante non prendere gol e riuscire anche nei momenti di difficoltà riuscire a muovere la classifica. Per tutto quello che è successo in questi mesi e anche in questa settimana, la Ternana avrebbe meritato di vincere. Ribadiamo: non per quello che abbiamo visto in campo, ma per l’abnegazione che la squadra e lo staff hanno sempre messo in questi giorni, convulsi, in cui si continua a parlare di quello che c’è fuori dal campo, piuttosto che quello che invece potrebbe succedere in campo.
Poi ci si è messa anche da sola la Ternana. Nella prima mezz’ora, pur non essendo dominante, aveva creato comunque dei pericoli. Entrambi con Ferrante, uno dei più positivi, seppur con poche occasioni a disposizione. Due colpi di testa. Ma era comunque padrona del campo, sembrava poter indirizzare la partita, seppur con pazienza. Poi l’espulsione di Vallocchia ha cambiato lo spartito. Il rosso, sebbene contestato dal centrocampista della Ternana, è stato certamente giusto. Troppo duro e troppo evidente il colpo al petto dell’avversario, inevitabile la decisione dell’arbitro.
E così la Pianese ha preso un po’ di coraggio ma senza mai essere pericolosa. Merito certamente della solidità della Ternana e della capacità di riordinarsi in campo. Allo stesso tempo però la squadra ha dovuto abbassare il suo baricentro, le possibilità di essere pericolosa si sono ridotte. Liverani fatto una scelta: ha preferito la concretezza al rischio, ha voluto dare ancora sicurezze alla squadra senza partire in avanti senza rete. Ne è uscita una partita bloccata, senza emozioni, con tanta corsa e poca qualità.
Ci sono sempre elementi positivi da tirare fuori: la prestazione di Capuano, sempre preciso anche in quei pochi momenti in cui sembrava che la Pianese avesse trovato lo spazio giusto. La partita di McJannet, che si conferma un giocatore in grande momento di forma, con un’ottimo impatto sulla partita a livello di volume. O la duttilità di Donati o la capacità di entrare subito in partita di Pettinari.
Ora la Ternana staccherà per un po’. Chissà se ci sarà modo anche di chiarire qualcosa prima del rientro in campo. Si fermerà per Natale e avrà modo di ripensare su a quanto di buono prodotto finora. Per entrare poi in un 2026 in cui bisognerà spingere: fra coppa Italia e piazzamento in campionato anche con la penalizzazione e le difficoltà si può sognare in grande.
