Non “quote rosa”, ma competenza: Claudia Rizzo è la presidente della Ternana

Un dettaglio della maglia della Ternana Calcio
La Ternana ha una nuova proprietà. La Ternana ha un nuovo presidente. Claudia Rizzo, giovane imprenditrice, figlia del patron delle Fere, appassionata di calcio e di sport, prima donna presidente dal 1925. Tutte cose che sappiamo già, tutte informazioni che non verranno ripetute perché non possono dirci nulla su quello che sarà il futuro delle Fere, né l’impronta che il presidente vorrà dare alla società, alla squadra.
Non c’è, per quanto riguarda che vi parla, nessuna “svolta storica”, se non il passaggio di mano del club e di tutto quello che intorno gravità, nessuna “quota rosa”, soltanto una donna alla guida di una società sportiva. Claudia Rizzo non è un esempio, non è un esemplare da “proteggere” né uno stigma da ribaltare, da eradicare, né tanto meno un capro espiatorio alla prima difficoltà.
Claudia Rizzo è semplicemente e, si spera, coscienziosamente il presidente della Ternana, la persona alla quale faranno capo le decisioni societarie e che sarà chiamata, con oneri e onori, a rapportarsi con l’ambiente rossoverde che, negli ultimi anni, troppe volte ha vissuto momenti di tensione e scoramento.
Lo ha chiesto lei stessa, che si giudichi il suo lavoro, il rispetto che mostrerà, la dedizione e la correttezza che metterà nello svolgimento di quelli che sono i suoi ruoli. Il nostro, di ruolo, è quello di aspettare e vedere cosa succederà, lasciandoci conoscere e giudicare per quello che faremo e per come lo faremo.
È forse questa una analisi banale? Probabilmente si. Come lo sarebbe stato chiamarla presidentessa. Come sarebbe stato scadere nel cliché del “largo alle donne nel calcio”.
Largo alle persone competenti, piuttosto! E buon lavoro, presidente.