Non c’è campo

Foto postata da Maurizio D'Alessandro a New York in questi giorni per testare la qualità del servizio di Rabona Mobile Usa - Foto Facebook

L’incontro con Bandecchi. Non al Comune, come era stato richiesto in passato, nei giorni dell’insediamento. Ma in sede all’Università, pur essendo un incontro istituzionale o quasi. I proprietari della società con il Sindaco, per fare il punto sulla situazione in casa rossoverde.

Lontano da occhi indiscreti, lontano dalle telecamere, lontano dalla tifoseria. Sicuramente per una questione di comodità: il Sindaco nel suo quartiere generale, i D’Alessandro nella loro città. Lontano probabilmente per nascondere quello che il Sindaco aveva esplicitato a più riprese in questi giorni: la Ternana rischia di non adempiere ai pagamenti e quindi è clamorosamente a rischio per il prossimo campionato.

Le domande sono tante e finora non hanno trovato una risposta. Non c’è campo, nonostante pochi giorni fa tutti i test negli Stati Uniti fossero positivi. Non c’è campo, non c’è comunicazione. Tutto interrotto. Vorremmo sapere che fine hanno fatto tutti i programmi e i progetti che hanno riempito pagine e pagine di siti e giornali, che hanno fatto da sfondo alle conferenze stampa seriali. Vorremmo capire come sia stato possibile, nel giro di così poco tempo, arrivare a questa situazione. Si parlava di momento epocale, di svolta, di ambizione. Di provarci il prossimo anno se non fosse andata bene questo. Ci si preoccupava di non essere stati troppo accoglienti con chi aveva tirato fuori la Ternana da una situazione difficile, complicata. Ci si preoccupava di sgombrare il campo dai dubbi che avevano serpeggiato in città riguardo alla solidità economica della nuova proprietà. Dopo 7 mesi ci ritroviamo nella stessa condizione: una scadenza fra pochi giorni e nubi nerissime all’orizzonte.

Il pagamento di giugno è stato effettuato sul filo di lana, in mezzo alla preoccupazione dei calciatori che si stavano giocando la Serie B che non sapevano e non si capacitavano di cosa stava succedendo. Ora il pagamento del primo luglio è a rischio. Anzi a sentire le parole del sindaco è praticamente certo che la Ternana non riuscirà a saldarlo. E questo significa che arriveranno dei punti di penalizzazione (4), con il rischio che se non dovesse essere pagato neanche il prossimo (il primo agosto) la squadra verrebbe estromessa dai campionati praticamente all’inizio.

Non c’è campo e non ci sono soldi. E la Ternana ora sta camminando sul ciglio di un burrone. Senza che nessuno della società dica nulla, senza che si riesca a fare chiarezza un minimo su quello che sta succedendo. Anche se c’è poco da chiarire, a questo punto. E forse non c’è più neanche voglia di ascoltare parole che verranno portate via dal vento.

Abbiamo sempre voluto giudicare dai fatti per non essere condizionati. E i fatti dicono che ora la Ternana rischia seriamente.
Rischia di scomparire, rischia di fallire. E di questo sono seriamente preoccupati non solo i giocatori ma anche i vertici di Lega e Federazione, che stanno monitorando con grande attenzione la situazione in casa Ternana.

Bandecchi si è preso in carico la situazione: difficile che in così pochi giorni si riesca a risolvere la situazione e si trovi subito un acquirente. Sicuramente è suo interesse (sia politico che imprenditoriale) fare in modo che la Ternana non scompaia. Ma per risolvere la situazione servirà davvero una corsa contro il tempo e ci sarà bisogno di uno sforzo eccezionale