A me quel “siamo silenziosamente ambiziosi” pronunciato da Cristiano Lucarelli a Sky (Calciomercato l’originale) è piaciuto davvero tanto. Racchiude in sé la filosofia completa del pensiero calcistico maturato nella Ternana. Una buona dose di umiltà messa insieme però alla consapevolezza dei propri mezzi, alle possibilità di una squadra che pochi mesi fa ha concluso da dominatrice una stagione fantastica.

La Ternana che parte a fari spenti, senza dare troppo nell’occhio è la squadra giusta per togliersi qualche soddisfazione in un campionato che non conosce benissimo, almeno fino ad ora. Vale a dire fino a quando il diesse Leone, d’accordo con il tecnico e il presidente Bandecchi, non avrà inserito gli elementi giusti per completare un organico che, lo ribadisco, è già di buona qualità proprio perché lo ha dimostrato nel corso di una stagione dominata, anche se in una categoria inferiore.

Per questo non capisco perché si debba cominciare con il solito tam tam “a quando gli acquisti importanti” “servono quattro o cinque top player” e via dicendo. Ma chi ha detto che qualche top player la Ternana non ce l’ha già in casa? Perché gente come Falletti, Partipilo, Palumbo, Boben, Kontek per citarne qualcuno, sono contorno in un menù di serie B? Io non lo credo proprio. Credo invece che la qualità dell’organico rossoverde sia buono ma che abbia bisogno, e non è una contraddizione, di un po’ di esperienza nel campionato cadetto e di un po’ di gioventù.

Non è contraddittorio il ragionamento perché due o tre elementi come il già rossoverde Ghiringhelli o l’Agazzi che sta arrivando sono i giocatori che aggiungono conoscenza del torneo cadetto. Elementi ai quali so dovranno integrare gli Under 23 che continuo e ritenere fondamentali nella costruzione di un organico competitivo.

Per cui penso che ad oggi Luca Leone si stia muovendo bene, penso anche che abbia ancora tanto tempo per completare il mosaico e che per arrivare agli obiettivi (più o meno dichiarati) ci vorrà anche una buona dose di pazienza nella consapevolezza che, certe società, hanno una forza contrattuale superiore dettata dall’esperienza, dalle conoscenze e anche dalla solidità economica. Quest’ultima non manca nemmeno alla Ternana che però, spero bene, non s’impantani in qualche gioco al rialzo che farebbe lievitare pericolosamente il budget mettendo a rischio il futuro della società stessa: di esempi ce ne sono quanti ne volete.

La Ternana è una società giovanissima con un tecnico altrettanto giovane. Più volte Bandecchi ha sottolineato che l’unico a conoscere la serie B è Leone. Questo fa capire quanta distanza ci sia da colmare con club che hanno anni consecutivi di frequentazione dei cadetti, manager e dirigenze che si conoscono e fanno affari da una vita. Pazienza quindi in attesa di chiudere un cerchio per ora accennato, con quel pizzico di ottimismo che non guasta mai e che la Ternana, per meriti acquisiti, merita ampiamente.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 28 giugno 2021 alle 00:00
Autore: Massimo Laureti
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