Dal 4 gennaio sarà calcio mercato fino al 31. Il periodo peggiore per gli allenatori costretti a ottenere il massimo da calciatori che, inevitabilmente, saranno distratti dalle voci o dalle notizie legate al loro futuro. In tanti definiscono una jattura il mercato con le partite da giocare. Per questo ci vanno tutti con i piedi di piombo. Specie chi, come la Ternana, viaggia a vele spiegate in testa alla classifica mietendo record.

La prima domanda d’obbligo quindi riguarda la necessità o meno di aggiungere qualcosa alla squadra che fin qui ha funzionato molto bene.

Noi ci rifacciamo alle dichiarazioni dei protagonisti. Il diesse Luca Leone alla chiusura del mercato estivo era stato chiaro: “Giochiamo fino alla sosta dando il meglio poi valuteremo: se sarà necessario cercheremo di migliorare l’organico”.

D’accordo, la Ternana è stata grandiosa fin qui ma un organico può essere sempre migliorato, specie se chiamato ad andare a tavoletta come pretende Lucarelli. Per giunta con due partite in più da giocare nella seconda metà della stagione (le ultime due dell’andata) e ancora con parecchi turni infrasettimanali.

Pensare quindi che la Ternana non se ne starà con le mani in mano è lecito.

Sempre per quanto riguarda le dichiarazioni c’è stata quella di Cristiano Lucarelli dopo la partita con la Turris che apre a nuovi scenari. “Aggiungere giocatori ad un gruppo molto unito come il nostro è sempre molto difficile. Possono sorgere problemi caratteriali o quelli legati alla voglia di giocare che fin qui non abbiamo avuto perché anche chi ha giocato di meno s’è fatto sempre trovare pronto e ha dato il massimo in ogni allenamento”.

Frenata dunque o, quantomeno scelta estremamente oculata nell’aggiungere qualcosa al meccanismo che ha funzionato benissimo. Un problema che ovviamente Luca Leone aveva già chiaro in testa ma siccome il suo feeling con Lucarelli è ben saldo non ci saranno problemi sotto questo aspetto: le scelte saranno condivise tra i due e il presidente Bandecchi.

Poi un’altra affermazione di Lucarelli che si aggiunge alle altre: “Se qualcuno chiederà di andare la società cercherà di accontentarlo ma a me sta bene anche andare avanti così”.

Mercato chiuso allora? Non crediamo. Intanto perché c’è una rosa che va riportata a 24 elementi e alla quale è da sperare con forza possa aggiungersi finalmente anche Celli tenuto fuori dall’infortunio patito a luglio nel play off col Bari. Lui come Ferrante che però un paio di comparsate le ha fatte.

Aggiungere i due in pianta stabile accrescerebbe la qualità dell’organico e darebbe a Lucarelli la possibilità di operare scelte alternative a quelle che a volte è stato obbligato a fare.

Quindi Celli e Ferrante in aggiunta. Ma non solo loro. Però soltanto se sarà l’elemento giusto che non è semplice trovare. A gennaio devi trovare l’elemento che ha giocato ma vuole cambiare, migliorare o quello che avendo giocato poco è disposto a scendere di categoria pur di trovare spazio. Come vedete problemi che s’intrecciano. E che la Ternana deve valutare e risolvere pensando solo a se stessa, senza curarsi delle dichiarazioni roboanti che arrivano da altre società che per risalire la china sembrano decise a fare sfaceli sul mercato.

Però si sa come vanno queste cose, tra il dire e il fare c’è di mezzo sempre un mare, spesso agitato. Perché a gennaio l’operazione si chiude se sono d’accordo in tre: due società e il giocatore che ha ancora un contratto in tasca. Lui può spingere al cambiamento ma può anche inchiodare la società a tenerlo in organico. Magari fuori rosa. E questo non è un dettaglio.

Quindi non resta che augurare buon lavoro a Leone, Bandecchi e Lucarelli: dalle loro scelte dipende il futuro della Ternana.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 29 dicembre 2020 alle 00:00
Autore: Massimo Laureti
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