Longarini non avrebbe mai voluto scrivere quel comunicato stampa. Molti dei ternani non avrebbero invece non vedevano l'ora di leggerlo. Forse possiamo sintetizzare così il momento, con una postilla: ora la colpa di Longarini sarà anche quella di essersene andato.
Non abbiamo mai difeso l'attuale proprietà e non comincieremo a farlo ora. Abbiamo sempre criticato, quando sono stati fatti degli errori. E di errori in questi anni di proprietà Longarini (e anche in questi ultimi due di presidenza) sono stati innumerevoli. Forse all'ordine del giorno. Di qualsiasi natura: relazionali, tecnici, di campo, di politica sportiva. Hanno costretto la Ternana a numerosi cambi in panchina, a posizioni di classifica preoccupanti, a uno stadio praticamente vuoto se non nelle grandi occasioni, anche a brutte figure sulla stampa nazionale sportiva. È successo di in tutto e di più durante la gestione Longarini. Ogni stagione speravamo fosse l'ultima di quel genere e generalmente l'anno successivo succedeva peggio.
Quel grido "Longarini vattene" che ha echeggiato in città per anni ora diventa operativo. E paradossalmente potrebbe diventare il più grande boomerang (sportivamente parlando) della storia della Ternana.
Longarini se ne va: non certo per colpa (o per merito) dei tifosi. Se ne va, anzi lascia la Ternana, perché sostenerla economicamente non è più nelle sue possibilità. Non che sia diventato povero all'improvviso presumiamo, ma le vicenda (anche personali) che lo hanno portato a questa decisione gli impediscono di avere a disposizione quei soldi (lui dice 5 milioni di euro la stagione meno cara alla famiglia Longarini) per mantenere la Ternana.
Noi crediamo ne servano meno, ma questo non sposta il punto focale della discussione. La Ternana costa circa 7,5/8 milioni a stagione (se va bene). Fra contributi Lega e minutaggio si arriva a circa 4,7. Il resto lo mette la proprietà se non rientra con botteghini e marketing. La Ternana sotto questa voce non arriva al milione di euro. Il Perugia (per dirne una) sorpassa agevolmente i 3. Conti fatti a spanne, senza aver visto i bilanci di questa stagione. Evidentemente i 3 milioni di euro annui Longarini non li ha più. Non possiamo fargliene una colpa, sicuramente. Succede. È successo anche ad Agarini.
Almeno in questa circostanza Longarini ha almeno tre meriti: lascia la Ternana in serie B, senza debiti e la regala. Sono tre condizioni favorevolissime alla cessione di una società. Il problema è che c'è poco tempo. Pochissimo. Longarini sempre nel comunicato dice di aver affidato a dei professionisti la questione e che nei mesi scorsi nessuno si è fatto avanti. Ora con questo proclama spera che qualcuno arrivi. Anche con l'aiuto delle istituzioni.
Sarà una corsa contro il tempo, per la sopravvivenza della Ternana. Semo nati pe tribbola, dicono. Non ci si può godere neanche una salvezza miracolosa…
PS: prima o poi dovremmo anche noi, come città, capire e chiederci se potevamo fare qualcosa in più. Magari scopriamo di no, scopriamo che siamo stati inattaccabili e sempre al fianco della Ternana nonostante la proprietà. Ma in grande sincerità, alle colpe univoche ci crediamo poco
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