Parola d'ordine: equilibrio. Sarebbe questo il titolo di un bel film d'azione con protagonista la Ternana e il suo "entourage", se dovessimo girarlo e distribuirlo nella sale in questo periodo. Un avvio probabilmente al di sopra delle aspettative di molti, un prosieguo che ha visto due scivoloni in trasferta, uno dei quali ha lasciato qualche cerotto, ed ecco che le montagne russe sono servite, in campo e fuori.
Equilibrio, dicevamo: serve nel rettangolo di gioco. Lungi da noi voler insegnare a chiunque a fare il proprio lavoro, ma non se la prenderà Sandro Pochesci se ci permetteremo di esprimere qualche perplessità circa le squadre messe in campo fino ad ora. Ci sono piaciute tutte, anche a Bari la Ternana se l'è cavata fino a che non si è spenta la luce, ma ci sentiamo di poter dire che probabilmente a questa squadra manca qualche certezza, e adesso tocca all'allenatore dare ai suoi ragazzi i punti fermi di cui hanno bisogno.
Equilibrio: serve nei giudizi. Frase trita e ritrita ma pur sempre vera, la Ternana non era una squadra di fenomeni prima, non è certo un insieme di "pista mintuccia" adesso. Serve andare coi piedi di piombo quando si danno giudizi, non ci si può spingere a giudicare anche quello che ancora non è successo, ma si dovrebbe guardare partita per partita, facendo una lucida analisi di quello che non ha funzionato e di quello che invece è funzionale al gioco delle Fere, andando a considerare evoluzioni e involuzioni rispetto alle gare precedenti. Solo un'analisi quanto più obiettiva possibile può portare a qualche miglioramento.
Equilibrio: serve fra i tifosi. Terni è sempre stata una piazza calcisticamente tumultuosa e con mille sfaccettature, sempre unita dall'amore viscerale per le Fere ma spesso divisa dai punti di vista e dalle opinioni divergenti, una specie di fuoco d'artificio colorato pronto ad esplodere. Le novità dell'estate appena trascorsa e il campionato appena iniziato con una squadra completamente nuova, hanno acuito ulteriormente questo carattere sanguigno del tifo, fino però a portarlo ad un livello di battaglia fra le parti. Troppo spesso si dimentica che tutti parlano pensando al bene della Ternana, e che quindi non c'è nessuno guerra, nessuno schieramento pro e contro, ma solo punti di vista diversi, a volte anche opposti.
Insomma, come suggerisce una canzone recente ma non troppo, ecco che tutti dobbiamo "fare come un equilibrista che sul mondo sfida il crollo delle sue capacità".
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