Le incongruenze di D’Alessandro

Le incongruenze di D’Alessandro

Vincenzo Millico e Stefano D'Alessandro - Foto Ternana Calcio

Più passano i giorni, più un interrogativo continua a tormentare i tifosi della Ternana Calcio: perché la presidente D’Alessandro ha preso certe decisioni?

Alla luce degli ultimi sviluppi societari e delle dichiarazioni rilasciate da Stefano Bandecchi, appare evidente che senza il suo sostegno economico la Ternana non sarebbe riuscita a rispettare le scadenze di giugno e luglio. Una realtà sconcertante, soprattutto se si osservano alcune scelte compiute dalla dirigenza negli ultimi mesi.

Settembre 2024: l’acquisto del club in pieno sbarco negli USA

Nel momento in cui ha rilevato la Ternana Calcio, D’Alessandro era già impegnata nell’espansione della sua azienda Rabona Mobile negli Stati Uniti. Una contraddizione che emerge chiaramente nel comunicato stampa con cui ha annunciato il suo passo indietro, citando tra i motivi “gli impegni aziendali sempre più rilevanti, anche negli Stati Uniti”.

Gennaio 2025: acquisti onerosi e contratti pesanti

A gennaio la presidente ha acquistato a titolo definitivo Vincenzo Millico ed Enrico Brignola, due giocatori di talento ma con ingaggi elevati. Entrambi hanno firmato contratti triennali, che oggi rappresentano un fardello per una società in grave difficoltà finanziaria.

Aprile 2025: doppio staff tecnico a libro paga

Un’altra decisione discutibile è stata l’esonero di Ignazio Abate ad aprile e la contestuale nomina di Fabio Liverani, anche lui con contratto triennale. Per tre mesi, la Ternana ha pagato due staff tecnici completi: una spesa ingente per un club in evidente crisi economica.

Giugno 2025: il ritiro a Cascia prima dell’addio

Il 19 giugno è stato ufficializzato il ritiro precampionato a Cascia. Otto giorni dopo, l’annuncio della cessione della società. Un tempismo che lascia perplessi e che alimenta dubbi sulla reale programmazione a lungo termine della proprietà.

E oggi si lavora per un nuovo proprietario

Queste sono solo alcune delle scelte compiute dalla presidente D’Alessandro che oggi appaiono prive di logica, se non addirittura dannose per il futuro della Ternana. Decisioni che meritano spiegazioni e che i tifosi attendono con crescente preoccupazione.

In attesa di risposte ufficiali, resta il dato di fatto: la Ternana è in vendita, ma le ferite lasciate da questo anno di gestione restano aperte.