Nessun riferimento esplicito al celebre film del 1956 "Lassù qualcuno mi ama", diretto da Robert Wise e superbamente interpretato da Paul Newman, premio Oscar per la sceneggiatura, che narra la vita del celebre pugile italo-americano Rocky Marciano.
È solo una semplice parafrasi dalla quale trarre qualche sostanziosa riflessione sull'attuale momento-no delle Fere ed alcune "suggestioni" che, volenti o nolenti, un po' tutti qui  Terni (e non solo) si stanno ponendo.
Cominciamo col dire che la Ternana domenica scorsa ha giocato molto, ma molto al di sotto delle proprie possibilità.
Perché quando si tratta di affrontare la penultima in classifica, distaccata di ben 35 punti, la partita la devi chiudere già nel corso del primo tempo, indipendentemente da eventuali errori o "orrori arbitrali" che non devono quindi costituire un alibi.
Eppure non sono bastati più di 80 minuti per schiodare la partita.
E alla fine la Sicula Leonzio si è portata via un punto più che meritato, senza neanche faticare troppo.
Forse la stanchezza derivata dai troppi incontri ravvicinati disputati nel mese di gennaio e qualche pesante assenza hanno finito per condizionare inevitabilmente il rendimento delle Fere.
Ma questo non significa che la Ternana non avrebbe dovuto fare in ogni caso un sol boccone della compagine bianconera. 
Certo, va apprezzata la ritrovata compattezza del pacchetto difensivo, che ha subito soltanto un gol su rigore dall'inizio del girone di ritorno.
Ma per doverosa obiettività va anche rimarcato che le punte sembrano essersi inceppate, al punto che il primo dei due tiri in tutto scagliati domenica verso la porta siciliana è stato effettuato addirittura dopo oltre oltre 70 minuti di gioco.
È evidente che qualcosa ancora non funziona nei meccanismi rossoverdi, soprattutto quando si tratta di affrontare, specie in casa, squadre votate esclusivamente alla difesa ad oltranza come ha fatto la Sicula Leonzio.
E qui finisce l'analisi della partita e si entra nell'aspetto "surreale" della faccenda.
Quanto verificatosi al quindicesimo del primo tempo della partita Ternana - Sicula Leonzio appartiene a buon diritto al campionario dei peggiori orridi calcistici.
L' autentico delitto di "calcidio" perpetrato dal più che mediocre direttore di gara Garofalo, merita senza mezzi termini il massimo della pena.
Ma resta da vedere se gli organi arbitrali competenti (nella fattispecie la CAN Pro) intenderanno farlo; della qualcosa dubito fortemente...
Tanto è vero che alla beffa maturata sul campo si sono aggiunte le squalifiche per due giornate rifilate a Torromino e all' allenatore in seconda Chiappara.
Ma quello che lascia più perplessi è la curiosa battuta riferita dal direttore di gara a Fabio Gallo al termine del primo tempo.
Cosa significa "...anche io mi gioco tanto"?
Rappresenta un' implicita ammissione dell' errore madornale commesso nel non concedere alla Ternana il più sacrosanto dei rigori  (veramente i rigori sarebbero 2, visto il netto fallo di mano in area a braccia staccate dal corpo commesso da un giocatore siculo al 45esimo)...?
Se fosse così, non basterebbero tre mesi di stop per l' arbitro in questione.
Oppure, quale altro significato più "criptico" è da attribuire a questa maldestra ed infelice espressione?
Bisognerebbe pensare a qualche "macchinazone" ordita per favorire qualcun altro ai danni della Ternana e ai danni della stessa regolarità del campionato?
Sicuramente i "benpensanti" inorridiranno al sol pensiero di ipotizzare un simile assurdo scenario, tanto è regolare ed immune da macchie e sospetti il calcio italiano.
Ma ormai gli atteggiamenti "farisaici" non pagano più e soprattutto non giovano alla causa della Ternana.
Perché se tre indizi gravi, precisi e concordanti costituiscono una prova, qui di prove per rimanere almeno perplessi ce ne sono parecchie...
Il clamoroso calcio di rigore negato da Garofalo alla Ternana; l' altro netto calcio di rigore non fischiato dallo stesso arbitro alla fine del primo tempo; i soli 4 minuti di recupero concessi al termine dei novanta regolamentari, nonostante le continue interruzioni di gioco provocate dai giocatori della Sicula Leonzio e le 9 sostituzioni operate dai tecnici nel corso della ripresa; e, in precedenza, il calcio di rigore non concesso a Monopoli per il fallo su Vantaggiato; e, soprattutto, il gol ingiustamente annullato a Russo al 92esimo della stessa partita.
Insomma, nel breve volgere di una settimana mancano 4 punti all' appello.
E sono "dettagli" riferibili soltanto ai due ultimi turni.
Può bastare?
Vogliamo parlare poi di certi rigori quantomeno dubbi concessi ad altre squadre, come per esempio quello "regalato" domenica scorsa ad un certo 11 nel corso di una partita che non avrebbe mai meritato di vincere?
O di partite durate 98 minuti, fino a quando altri rigori assai discutibili non  hanno permesso a qualcuno di conquistare i tre punti?
Vogliamo parlare di altre formazioni dello stesso girone che fino a questo momento hanno usufruito di tanti penalty, spesso serviti per schiodare partite piuttosto complicate...?
Nessuno grida al complotto, per carità!
Però viene da pensare...
Sia come sia, sono curioso di verificare se saranno assunti provvedimenti disciplinari nei confronti di Garofalo.
Ma nessuno mi leva dalla capoccia che questo arbitro il prossimo anno ce lo ritroveremo in serie B...
Chiudo dicendo che non c'è nulla da obiettare se quella o quell'altra squadra - essendo chiaramente più forti della Ternana -vinceranno il campionato in presa diretta, o passando attraverso i play-off, come tutti i più autorevoli addetti ai lavori sostengono sin dalla scorsa estate.
Purché, per favore, non ci siano ombre.
E non arrivo a sostenere che la Ternana meriti trattamenti "privilegiati" da parte di chi di dovere.
Dico solo che la Ternana ha diritto (come tutte le squadre) ad arbitraggi giusti, non condizionati da non meglio identificate "paure" e sempre improntati ad un sano rispetto delle regole.
Che non mi si costringa a pensare che se una società è sana, virtuosa, rispettosa di leggi e regolamenti, se paga regolarmente gli stipendi di calciatori, dipendenti e fornitori, se, pur di ritornare agli antichi splendori, spende un pacco di milioni in un contesto così disastrato come quello del calcio di Serie C, debba essere penalizzata a prescindere!
Altrimenti mi viene sinceramente da pensare che ... "Lassù qualcuno NON ci ama"...

Sezione: Editoriale / Data: Gio 06 febbraio 2020 alle 00:00
Autore: Massimo Minciarelli
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