Lol lo avrebbe vinto qualsiasi tifoso della Ternana. Perché in questo momento non c’è proprio niente da ridere. La squadra non riesce a scrollarsi di dosso le sue incertezze e piomba ancora una volta in “depressione”. Alle volte le analisi sono più semplici di come vogliamo raccontarcela. La Ternana non può permettersi, in questo momento del campionato dove non ci si ferma mai, di avere tutte queste assenze. Perché sarebbero già pesanti per tutti, figuriamoci per una squadra che - come la Ternana - non è riuscita ad avere continuità nei rendimenti e che quindi non ha la solidità (di testa) necessaria, per supportare sia gli impegni ravvicinati che tante defezioni.
Oggi a Vicenza, in una partita fondamentale, mancavano Partipilo, Falletti, Agazzi, Capuano, Sorensen. Più Donnarumma e Defendi che partivano dalla panchina, appena recuperati. E a questi aggiungiamoci anche il momento non particolarmente brillante di alcuni dei “titolari”.
Tutto questo la Ternana non lo sa supportare. E ne risente a livello di carattere e di prestazione. E la prova ne è che nonostante la buona partenza, dopo il primo gol, la squadra si è spenta. Non ha più avuto la stessa verve, non è riuscita più a schiacciare l’avversario. Ma non è riuscita neanche a reagire, in maniera anche meno veemente. A dire la verità non è riuscita neanche a tenere botta, tanto che ne ha presi altri 2 di gol. E a quel punto diventava difficile poter pensare che potesse in qualche modo riaprirla, anche se per onor di cronaca ci ha provato.
La Ternana torna a Vicenza con le ossa rotte. E ora ha un po’ di giorni in più per cercare di recuperare forze, energie, idee e giocatori, anche se non troppo. La squadra sa che il suo campionato si decide ora. E che proprio ora in queste partite prima della sosta si deve fare il massimo visto che ci sono sfide con squadre che gravitano attorno alla propria posizione di classifica (se non molto più in basso). La Ternana ha bisogno di ossigeno, anche se è il momento di sprintare. Nelle ultime partite, anche in quelle vinte (Parma e Pordenone) la Ternana ha sofferto. Monza, Spal e Cremonese sono arrivate le sconfitte (di cui due in casa). Nessun pareggio. 4 sconfitte (compreso oggi) e due vittorie che, come detto, sono state volute ma certamente non nitide. 13 gol subiti e 6 fatti. E’ evidente che il momento non è felice, non è semplice. Sono venute meno delle certezze, chissà forse anche a causa delle tante parole intorno alla squadra.
Ma con risultati così impossibile non cercare di capire la situazione. Anche a costo di sbagliare. 
Per noi la pressione evocata da Lucarelli nella conferenza prepartita, da parte della piazza non c’è stata. Adesso forse si sente, visto che le tante sconfitte, creano malumore. Forse c’è stata all’interno, nelle dinamiche dei rapporti fra presidente e allenatore. Ma questo non possiamo saperlo. Possiamo solo giudicare quello che vediamo.
E quello che vediamo, in maniera molto semplice (pur essendo consapevoli che il nostro è un punto di vista) è che questa squadra non riesce a sopportare le tante assenze in contemporanea, che la mentalità “da B” (di fronte a queste difficoltà) viene meno, salvo poi riapparire quando purtroppo ormai è tardi. Non sempre si riesce nell’impresa.
Questa squadra - che sulla carta ha buoni valori - non può permettersi troppe variazioni, come tutti nel calcio. A maggior ragione in un momento così intenso di gare. Ma allo stesso tempo avrebbe dovuto avere un’identità ancora più definita. Le brutte partite, nel calcio, si sa, si vivono. Ora la squadra deve essere in grado di mettere un punto e di aggrapparsi a quello e ripartire.
Pensavamo potesse essere Pordenone. E invece bisogna riniziare da capo. A partire dalla prossima con il Cosenza. Vitale. Fondamentale per la serenità. Con una settimana davanti. Sperando di recuperare giocatori e consapevolezza. Perché questa squadra deve solo essere più consapevole delle sue potenzialità

Sezione: Editoriale / Data: Dom 06 marzo 2022 alle 17:45
Autore: Ternananews Redazione
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