I risultati bocciano la Ternana, c’è poco da girarci intorno. Cinque partite un punto soltanto con i rossoverdi che si portano dietro una serie negativa lunghissima fatta di 11 partite con un solo pareggio e dieci sconfitte.

Fin qui i numeri. Ma non sempre i numeri raccontano alla perfezione la storia di una squadra, di un campionato. Prendendo in esame solo la stagione in corso, com’è giusto, viene fuori che i risultati stanno punendo la Ternana oltre i propri demeriti.

Pali, occasioni mancate di un niente, qualche errore difensivo di troppo che sommato alle sviste arbitrali aiutano a raccontare le prime cinque partite di un campionato al quale la squadra di Lucarelli chiede soltanto la salvezza. Il risultato minimo anche se dalle dichiarazioni dei diretti interessati (Guida, Lucarelli, Capozucca) emerge che lo stesso, se centrato, quest’anno equivarrebbe ad una promozione. Dichiarazioni sulle quali si potrebbe fare anche qualche sottolineatura soprattutto se considerate elemento motivazionale per la squadra. Ma tant’è.

Ternana, dicevamo, che ha le sue responsabilità perché se sbagli gol facili poi ne regali agli avversari è evidente che non puoi appellarti alla sorte. Errori evidenti. Anche a Como con un finale di partita nel quale sono entrati errori dei singoli, scelte discutibili sulle sostituzioni, atteggiamento complessivo della squadra una volta passata in vantaggio.

Però, uscendo dalla disamina del match e allargando lo sguardo a quanto sta succedendo in serie B un aspetto ci piace sottolineare. A Cremona, con una squadra costruita per essere competitiva ai massimi livelli, sei punti non sono bastati a Ballardini per mantenere la panchina. Alvini allo Spezia non vive giorni tranquilli come Pirlo a Genova, fronte Sampdoria.

A Terni, con la Ternana in fondo alla classifica in virtù del solo punto conquistato, il tema allenatore è stato prontamente anestetizzato. Prima il direttore sportivo Capozucca quindi il presidente Guida hanno rinnovato la fiducia a Cristiano Lucarelli. O meglio, hanno affermato che mai è stato messo in discussione.

Questo è un bel messaggio, al di la del contenuto in sè. Dimostra la compattezza del club, l’identità di vedute tra presidente e diesse, la scelta di dare fiducia a Lucarelli che equivale anche a motivare ancora di più la squadra, togliendo di mezzo possibili alibi o fraintendimenti che in situazioni del genere sono all’ordine del giorno.

Al tempo stesso però i due dirigenti hanno tenuto a sottolineare che non esiste alcuna congiura arbitrale nei confronti della Ternana rimandando al mittente quella frase pesante pronunciata da Lucarelli nel dopo partita di Como. La Ternana non ha bisogno di polemiche con gli arbitro né con la Lega. La Ternana ha bisogno di quella compattezza che i vertici societari le stanno garantendo, di lavorare con sempre maggiore impegno e attenzione per limare le storture emerse nelle prime cinque uscite in campionato. Ha bisogno di quella tranquillità che le nega la classifica ma che le garantisce la società. E poi ha bisogno soprattutto di una vittoria che potrebbe essere quella della svolta, il toccasana in momenti di difficoltà. Sabato il Sudtirol non sembra essere l’avversario più addomesticabile però, proprio per questo, la vittoria assumerebbe i contorni dell’impresa. Provarci è d’obbligo.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 20 settembre 2023 alle 13:00
Autore: Massimo Laureti
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