Non starò qui a ricordare i “numeri” della Ternana. Ormai sono pane quotidiano per chi segue le Fere, tanto sono positivi, importanti. Piuttosto vorrei provare a dare una definizione alla squadra di Lucarelli e, dopo una piccola riflessione, mi è balzato in mente un aggettivo: semplificatore. Varie definizioni del termine dai dizionari; la più semplice “chi semplifica procedimento, atteggiamento semplificatore”. A mio avviso appiccicarlo alla Ternana di questa prima parte di stagione ci sta. Perché la Ternana ha reso facile (alla nostra vista) battere squadre come Catanzaro e Cavese o Potenza e Foggia e via dicendo. Ma è stata soltanto un’impressione che ha portato anche a considerare “poco veritieri i test fin qui sostenuti”.

Doppio errore da parte nostra perché gli avversari maltrattati dalla Ternana sono poi riusciti a centrare risultati insperati: un esempio su tutti il Foggia che batte il Bari o il Catanzaro che domenica ha sistemato a domicilio l’Avellino. La lista è lunga ma noi la finiamo qui. Bastano i due esempi citati per far capire che gli avversari spesso sono forti o deboli a seconda della tua prestazione. E le prestazioni della Ternana fin qui sono state quasi sempre di livello alto, ben oltre la media della categoria.

Ha battuto squadre di medio-bassa classifica? Benissimo. L’anno scorso il campionato l’ha buttato via proprio con le squadre meno accreditate. Quest’anno non fa distinzioni, o almeno ci prova. Attacca, crea, segna e non si ferma. Perché questo è il suo gioco, questo è il dna di una squadra costruita molto bene dal d.s. Leone e allenata altrettanto bene da Lucarelli e dal suo staff.

È forte la Ternana. Tanto da far sembrare semplici, ai nostri occhi, partite che invece nascondo mille insidie. Chiedere al Bari quanto ha faticato per battere di misura la Cavese e quanto insidiosa è stata la trasferta di Foggia.

La Ternana fin qui non ha fatto sconti se non alla Casertana facendosi rimontare allo scadere dopo aver ribaltato il risultato. Il Palermo e la Viterbese hanno negato gol a Falletti e soci, ma era l’inizio della storia. Che dalla partita successiva è cambiata radicalmente. Perché è cresciuta la Ternana che ha via via indossato sempre meglio i panni del “semplificatore” consapevole che ogni avversario merita il massimo rispetto, che nessuno va sottovalutato, che tutti debbono essere affrontati con la stessa carica agonistica, con identica voglia di sopraffarli, senza tentennamenti, senza cali di tensione.

E così dovrà essere mercoledì contro il Francavilla che sulla carta non è avversario impossibile ma che Lucarelli, giustamente, dipingerà come il più difficile del momento. Avversario ostico (l’anno scorso violò il Liberati) da mettere sotto senza indugi anche perché aprirà le porte al doppio confronto al vertice con Bari e Teramo in un mese di novembre sempre più fondamentale per la stagione della Ternana.

Ora però c’è il Francavilla. Guai pensare ad altro. Serve la vittoria 8la sesta di fila). Serve in campo la Ternana che “semplifica” le cose, quella che strappa applausi e fa sognare i tifosi. E che comincia a mettere ansia addosso ai rivali.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 10 novembre 2020 alle 00:00
Autore: Massimo Laureti
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