Il presidente Stefano Bandecchi da sfogo alla propria passione e si diletta al poligono con fucile e pistola. Paolo Tagliavento, Luca Leone e Cristiano Lucarelli gli ultimi giorni di relax li hanno invece trascorsi con le rispettive famiglie al mare. Tutti e quattro però, c’è da credere, oggi saranno (alcuni presenti altri informati al telefono) al raduno della Ternana. Raduno posticipato e fissato in città, la rivoluzione imposta dal post pandemia, dai protocolli sanitari che vanno rispettati nel modo più corretto. Anticipazione di una stagione che, se possibile, sarà ancora più complicata di quella che si è conclusa da poco.

Questa, di sicuro al momento è la novità maggiore ma a ben vedere non è tale da far discutere, da generare posizioni contrapposte, prerogative del calcio giocato o soltanto accennato qual è appunto quello del ritiro precampionato.

Nella Ternana però c’è un tema che tiene banco ed è la riduzione della rosa che, da regolamento (almeno per ora) dev’essere ricondotta entro il numero dei 22 elementi.

La Ternana avrebbe potuto bellamente fregarsene potendo ricominciare con i ventinove di un anno fa. Ha scelto invece di ridurre a 22 giocatori in rosa perché ha ritenuto di dover intervenire per migliorare qualitativamente l’organico pur manovrando con le forbici per tagliare qua e la elementi ritenuti sostituibili.

Però un’altra scelta, conseguente, è stata fatta ed è a nostro avviso apprezzabile. Tutti i protagonisti (anche i meno positivi) della stagione appena conclusa saranno in città da oggi per le visite mediche e l’inizio del lavoro. Non un premio certo, per una stagione comunque negativa, piuttosto la possibilità concessa a tutti, anche a quelli che non hanno il contratto in tasca, di mostrare il proprio valore, la voglia, il fuoco dentro richiesto dall’allenatore.

Lucarelli l’ha detto e o farà: parlerà con ognuno dei suoi per raccogliere sensazioni, sfoghi, propositi. Insomma, un giro d’orizzonte utilissimo che dovrebbe dare risposte estremamente importanti in previsione delle scelte di mercato che dal primo settembre diventeranno ufficiali.

In questo gruppo ci sarà pure Mobido Diakité al quale ha fatto un discorso semplice ma di estrema serietà il diesse Luca Leone. “L’anno scorso eri fuori ma alla fine ci hai convinto, smentendo l’idea che ci eravamo fatta su di te. Quest’anno hai la possibilità di fare altrettanto entro il primo settembre perché entro quella data dovremo decidere come impongono le nuove regole”.

Questo, più o meno, il discorso fatto dal diesse. La risposta di Diakité è stata quella sperata: “Vengo con rinnovato entusiasmo”. Quindi nessuna preclusione nei confronti dell’ex laziale anche se è chiaro a tutti che il posto dovrà guadagnarselo anche all’interno di una rosa che si spera migliorata.

Saranno quindi giorni fondamentali per Cristiano Lucarelli che avrà modo di far pesare il proprio parere sui giocatori senza contratto ma anche su quelli che il contratto ce l’hanno ma, chissà, non hanno dentro quella gran voglia che il mister richiede a ognuno dei suoi.

Valutazioni sui calciatori ma anche sugli uomini avendoli a disposizione per un paio di settimane.

Valutazioni che il diesse Leone dovrà poi tradurre in operazioni di un mercato complicatissimo per la necessità che ha la Ternana di sfoltire la rosa senza farsi prendere al gancio da chi non ha voglia di spendere e vorrebbe i giocatori gratuitamente se non con qualche aiutino. E’ il rischio creato da questa insulsa regola delle rose da 22 con tanto di giovani inseriti a forza. Chi ha soldi da spendere e vuole allestire una squadra competitiva per giocarsi il campionato dovrà far conto sui costi a rialzo anche di elementi dal valore non eccelso utili al rinnovamento che fanno da contraltare dalle valutazioni a ribasso dei propri elementi. Per questo sarà un mercato complicatissimo al quale la Ternana chiede almeno quattro o cinque novità in entrata senza avere ancora chiaro cosa fare in alcune situazioni. Emergono ad esempio quelle dei centrocampisti Luca Verna e Antonio Palumbo per i quali la Ternana gode del diritto di riscatto da Pisa e Sampdoria. Sul primo la valutazione non riguarda tanto l’impegno economico quanto l’utilità che potrà avere il calciatore nel nuovo organico senza dimenticare le buone prestazioni fornite, giocando da mezzala nei play off. Un po’ meno quando è stato piazzato improvvidamente davanti alla difesa, non nel suo ruolo. Per quel che riguarda Palumbo, di sicuro il migliore dei rossoverdi nella passata stagione per qualità e quantità, le questioni sono legate soprattutto al costo dell’operazione. Ci sarà bisogno di metter mano al portafoglio senza dimenticare che quattro anni fa la Sampdoria per acquisirne le prestazioni sborsò alla Ternana circa 850mila euro. Non bazzecole. Oggi la Ternana fa affidamento sulla volontà del ragazzo di restare in rossoverde, sulla ternanità acquisita e sempre dimostrata dal suo procuratore Giampiero Pocetta (ex rossoverde di qualche anno fa). Punti di forza sufficienti per convincere la Sampdoria ad abbassare le proprie pretese anche in presenza di richieste che per Palumbo provengono anche dalla serie B? Staremo a vedere.

Questi sono i primi temi della stagione che formalmente oggi prende le mosse per una Ternana che intanto ha rinnovato lo staff tecnico. Una novità non da poco. Una scelta che potrebbe risultare determinante per la crescita della squadra, per quelle soddisfazioni che dal presidente Bandecchi all’ultimo dei ternani, tutti si aspettano.

In bocca al lupo Fere.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 17 agosto 2020 alle 00:00
Autore: Massimo Laureti
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