Il silenzio è ancora d’oro?

Stefano D'Alessandro presidente della Ternana - Foto TernanaNews
Il tempismo non è certo il massimo, per le dichiarazioni del presidente D’Alessandro. Proprio ieri, aveva interrotto il silenzio, per ringraziare per gli auguri, parlare di riscatto di Cianci e per raccontare ancora la convenzione, dicendo che si è ancora alla ricerca di un direttore sportivo. Ma sul tema più importante niente: il silenzio è d’oro.
Magari fosse d’oro: la Ternana sarebbe ricca. Visto che dal 7 giugno non abbiamo avuto il piacere di ascoltare nessuno. Né nell’immediato, né tantomeno dopo aver masticato amaro. Due settimane piene, due settimane in cui non solo i tifosi si sono fatti delle domande, ma anche gli stessi addetti ai lavori, direttamente dentro la Ternana Calcio.
Domande nate da comportamenti che facciamo fatica ad inquadrare: il silenzio appunto, l’assenza di un direttore sportivo, le continue voci su difficoltà da affrontare a breve, le ferie di tutti i dipendenti della Ternana.
Ieri sera la Salernitana è retrocessa, la partita non è neanche finita, ma l’amministratore del club è già andato davanti alle telecamere per parlare. Magari parole al vento, per carità, ma comunque ha mostrato presenza. Qui a Terni invece siamo passati da dichiarazioni spontanee in continuazione (soprattutto dopo l’esonero di Abate) con proclami un giorno si e l’altro pure, al silenzio assoluto.
Dal “nulla al caso” a una programmazione a vista: considerato che le strategie della società non sono ancora state delineate. Il riscatto di Cianci era scontato (nonstante le perplessità di qualcuno), ma come era scontato che si potesse pensare a riscattare anche Cicerelli o a prolungare il contratto a De Boer. L’assenza di un direttore sportivo si fa sentire già adesso. Poi è ovvio che contino anche le volontà dei ragazzi, ma conta anche il contorno.
Questa Ternana dimostra di non essere solida e di non conoscere la programmazione. Il silenzio è d’oro: forse perché non si sa cosa dire?
E’ la terza volta che Bandecchi fa delle dichiarazioni pesantissime senza minimamente essere smentito. E’ tre settimane che sentiamo parlare di una Ternana in difficoltà economiche. E’ tre settimane che nel mondo del calcio si dice “dietro c’è Bandecchi”: questione che è stata sempre smentita ma che stavolta viene alimentata addirittura da voci cittadine. Anche i presunti direttori sportivi (i cui nomi sono usciti in questi giorni sui giornali o siti) non hanno mai parlato con nessuno. Quindi il silenzio è d’oro per tutti.
Ora addirittura si parla di cessione. Se Bandecchi ha fatto questa dichiarazione, uscendo così allo scoperto, è perché – come lui stesso ha dichiarato – conosce la questione estremamente da vicino. E se ne sta occupando lui. E quindi questo alimenta le voci su un suo intervento in fase di iscrizione (“ho visto direttamente io i bonifici”) sia ora in fase di presunta cessione. Si sta informando lui? Sta trovando lui un compratore?
Ricordiamoci che in ballo c’è la questione stadio/clinica che salterebbe definitivamente se la Ternana non dovesse farcela. E quindi Bandecchi non se ne occupa soltanto per interesse pubblico (in qualità di sindaco) ma anche per spirito imprenditoriale.
Ma l’importante è che se ne occupi e che la Ternana abbia un futuro. Perché quello che stiamo vivendo adesso assomiglia sempre di più a un incubo. Dopo tanti proclami, fatti ostendando una solidità che evidentemente non c’è, inseguendo una vittoria (che non è arrivata, anche per sfortuna) calpestando qualsiasi cosa sul proprio cammino, ora assistiamo quasi a una resa dei conti. Oppure a una resa e basta. In 7 mesi la Ternana è tornata di nuovo al punto di partenza?