La scena più bella di oggi è vedere Palumbo che con una caviglia dolorante, torna allo stadio. Portato a spalle dai dottori e poi trascinato nel cerchio dai suoi compagni, prima dell’huddle, solito, di Lucarelli con la squadra. Da qui si percepisce quanto questa squadra sia unita, quanto ci creda, quanto sia un gruppo. E’ così che si vincono i campionati, è così che si dimostra l’attaccamento alla causa. E il campionato è quasi vinto.
I tre punti di oggi portano un pezzo di B in tasca alla Ternana. Tre punti che valgono il doppio. Visto che l’Avellino ha perso, a Catania. E quindi ora i punti di vantaggio, con una giornata in meno, salgono a 12. Continuando così rischia davvero di diventare decisivo, per la promozione aritmetica, lo scontro diretto del 3 aprile.
Non serve sempre lo spettacolo per vincere i campionati. Serve vincere e la Ternana ha vinto. Con una partita sempre in controllo, avendo la pazienza della grande e la consapevolezza che qualcosa prima o poi succede con i giocatori davanti. E anche se non ci sono Falletti (tenuto a riposo per un leggero affaticamento muscolare) e Palumbo (costretto ad uscire per una brutta botta alla caviglia, ne scriviamo a parte, ma si è esclusa la frattura) la Ternana produce gioco. Lo fa senza far spellare le mani ai tifosi davanti alla televisione, ma con grande costanza. Non ha rischiato quasi mai, ha cercato di allargare il gioco, ha cercato di buttare cross in mezzo. Ha avuto buone occasioni da gol (almeno due con Partipilo, altre due con Raicevic, più alcuni tentativi sparsi), ha tenuto in controllo la partita con una coppia difensiva praticamente invalicabile. E’ stata una Ternana attenta e matura. Solida e pratica.
Che peraltro ha salutato anche il ritorno in campo di Alessandro Celli che non vedevamo da praticamente un anno. Un’altra opportunità per Lucarelli in questo finale di campionato.
La Ternana continua a fare il vuoto dietro di sé, ma con una grande consapevolezza interiore. La Ternana è maturata, la Ternana è un gruppo, Di grande spessore. E Palumbo è lì a dimostrarlo.
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