Chi non conosce il celeberrimo romanzo "gotico" di Louis Stevenson del 1886 "Lo strano caso del dottor Jekyll e di Mister Hyde"?
La storia di quel sinistro individuo dalla doppia personalità, quella benevola e quella malvagia?
E chi non ha mai riso davanti alle buffe disavventure del goffo Mr. Bean, magistralmente interpretato dall'attore inglese Rowan Atkinson?
Ebbene, parlare della Ternana attuale equivale ad ipotizzare una sorta di melange tra le due vicende di cui sopra, in quanto il curioso trasformismo dei rossoverdi, notato, nostro malgrado, negli ultimi tempi, assomiglia stranamente ad un curioso miscuglio tra cose "benevole", cose "malevole" e cose addirittura grottesche, se non addirittura "goffe" , del tutto degne delle delle sopracitate perle letterarie e cine-televisive.
Come descrivere diversamente, ad esempio, l'isterica partita contro il Bisceglie, nel corso della quale i "nostri" sono passati con estrema disinvoltura dal bel gioco, agli errori più raccapriccianti, fino ad arrivare al surreale, quasi grottesco finale?
Ma vi è di più: lo stesso attuale atteggiamento dei massimi esponenti della società di Via della Bardesca appare intriso di un incomprensibile "buonismo", farcito dalla concessione di attenuanti del tutto ingiustificabili, quando, fino a poche settimane orsono (prima del tracollo di febbraio per l'esattezza) la " voce del padrone" tuonava ripetutamente, richiamando con estrema decisione gli addetti ai lavori al massimo del rispetto della maglia indossata.
Senza dimenticare, ovviamente, i reiterati proclami di aggancio alla serie B sin dalla presente stagione.
Insomma, ora ci si dovrebbe accontentare del miglior piazzamento possibile in vista della lotteria dei play-off?
Oppure, si spera arditamente di salvare la stagione portando a casa la Coppa Italia (perché di puro "ardimento" trattasi, dato l'inequivocabile "spessore" dell' avversario) ?
Tutto ciò, mi si permetta, appare incomprensibile per noi comuni mortali.
Ma purtroppo restano i numeri: e si tratta di numeri impietosi.
Tanto è vero che la Ternana sembrerebbe proprio aver ripreso l'andazzo del girone di ritorno dello scorso, più che deludente campionato.
Vero è che l'attuale vantaggio sull' undicesima in classifica appare praticamente incolmabile e quindi, vada come vada il prosieguo del campionato, i play-off sembrerebbero blindati; e vero è anche che perlomeno la salvezza (l'obiettivo minimo dichiarato da Stefano Bandecchi alla vigilia del torneo) è stata centrata con largo anticipo.
Ma pronunciare queste battute mi suona tanto come una presa in giro ...
Soprattutto per quei 12.005 tifosi (in buona parte pseudo tali) che hanno voluto sottoscrivere l'abbonamento; ma soprattutto per quei poco meno di tremila coraggiosi che, nonostante tutto, continuano a prendere freddo e pioggia sugli spalti del Liberati per assistere aspettacoli indecorosi come quello di domenica scorsa.
Ma tant'è ... 
Sembra proprio che dopo la prematura "dipartita" di Liverani e Pagni (due tecnici che non finiremo mai di rimpiangere) ogni anno si debba assistere al solito spettacolo: un girone d'andata tutto sommato incoraggiante e una fase discendente a rovescio.
E questo nonostante gli enormi sforzi economici di Patron Bandecchi.
Ma, come è noto (e abbiamo esempi eclatanti anche in Serie A), per fare una squadra vincente non bastano i soldi.
Ci servono altre doti che non si possono comprare, come la competenza, l'organizzazione, la conoscenza del mondo del calcio, la professionalità, gli uomini giusti ai posti giusti; e poi tecnici all'altezza della situazione, giocatori presi a ragion veduta e,soprattutto, specie per questi ultimi due, i famosi "attributi" !
Diversamente, si rischia di assistere all'ennesima riedizione del film "Lo strano caso del dottor Jekyll e Mister Hyde" e alle goffe performance cinematografiche e televisive di Mr Bean...
Che noia !

Sezione: Editoriale / Data: Gio 05 marzo 2020 alle 00:00
Autore: Massimo Minciarelli
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