Otto partite sono soltanto un quinto o poco più del campionato. Una porzione di stagione insufficiente per elaborare valutazioni concrete se non definitive, sui valori espressi dalle squadre in lizza. Ci sono quelle indicate quali favorite per la promozione che, più o meno, stanno confermando il pronostico iniziale, altre che viaggiano a vista, altre ancora che è difficile valutare perché alternano risultati positivi ad altri di segno opposto.

Tra tante incertezze però si sta facendo strada una certezza: la Ternana. Non tanto e non solo per la continuità di risultati (idem il Teramo) quanto per l’identità di squadra mostrata in ogni partita giocata. Lucarelli e Leone volevano costruire una squadra votata al gioco offensivo, aggressiva, spavalda, capace di creare tanto. Un messaggio indirizzato loro dal presidente Bandecchi e sostenuto con entusiasmo dalla tifoseria. Eccola la certezza di cui parlavamo: la Ternana vista fin qui è proprio quella che il “governo rossoverde” voleva.

Contro il Catanzaro (altra grande designata) ha espresso il proprio potenziale alternando la manovra sugli esterni alle percussioni centrali, i tagli sulla prima punta alla ricerca della profondità. Bella e divertente c’è poco da dire.

Però questa squadra da l’idea di avere un difetto: deve andare sempre a mille per ottenere il massimo. Ovvero ogni qualvolta abbassa il ritmo o, in generale, la tensione, va incontro a qualche dispiacere. E’ successo a Caserta, è ricapitato con il Foggia e anche con il Catanzaro, al netto ovviamente delle qualità altrui, visto che in campo ci vanno anche gli altri.

Ma ascoltando le parole di Lucarelli quello che per noi può essere un difetto deve diventare una caratteristica. Lui vuole la Ternana sempre al massimo, senza cali di tensione. Speriamo riesca nell’intento anche se appare comunque complicato ottenere sempre il massimo per tutta la stagione. Ci saranno di sicuro partite complicate, avversari forti o chiusi a riccio. Si presenterà la circostanza in cui la squadra dovrà tirare un po’ il fiato e dovrà farlo senza rischiare il collo. In una parola sola, dovrà imparare a leggere le varie fasi della partita e interpretarle al meglio.

Per quanto ci riguarda una squadra capace di variare il ritmo mantenendo sempre il controllo della gara è il massimo che si può pretendere.

La Ternana potrebbe arrivare a tanto, ammesso che sia nel suo progetto tattico. Per ora ci “contentiamo” di esaltarci alle prestazioni fornite da Defendi e soci che sanno strappare applausi e generare entusiasmo. E se capita d’incappare in un quarto d’ora un po’ così pazienza. Chi se ne frega. Importante continuare a fare più gioco a produrre più degli altri, a fare punti perché vincendo ci si abitua a vincere e dalla vittoria arriva la spinta maggiore a migliorarsi.

Quindi fin qui applausi alla Ternana che cresce, diverte e viaggia davanti a tutti in classifica, altro aspetto fondamentale. In tempo di Covid e di campionati sempre a rischio meglio star davanti. Hai visto mai.  

Sezione: Editoriale / Data: Mar 03 novembre 2020 alle 00:00
Autore: Massimo Laureti
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