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Giovani rossoverdi crescono…

Parte importante nella rosa della Ternana ce l’hanno sicuramente i giovani,  3 diciannovenni, 2 ventenni, 3 ventunenni, 3 ventiduenni, e 2 ventitreenni, che con la loro gioventù, freschezza e forza fisica, oltre alle indubbie qualità tecniche, potrebbero fare la differenza. Di pari passo, però, dovrebbero crescere sul piano caratteriale perché è quello che fa la differenza, che ispira quelle motivazioni che trasformano un giocatore da potenziale protagonista a un giocatore “ vero “. 

Il filo è davvero sottile. E in questo compito, oltre alla saggezza di Breda, potrebbero essere determinanti coloro che di esperienza ne hanno da vendere per cominciare da Mazzoni per continuare con Coppola, Gonzalez, Zanon tanto per citare coloro che hanno la carta d’identità più datata, ma che su quel piano non sono secondi a nessuno.

E che i giovani rossoverdi siano validi e con un futuro importante, ma tutto ancora da decifrare, lo stanno a testimoniare i tre convocati che questa settimana, e parte della prossima, non saranno ad allenarsi con i compagni perché convocati dai tecnici di alcune rappresentative nazionali.

Egoisticamente è un problema per la squadra, per il tecnico Breda, ma di contro rappresenta un vanto per i giocatori e per la società stessa.

Antonio Palumbo e Martin Valjent, sono di proprietà della Ternana, mentre Cedric Gondo è in prestito dalla Fiorentina, ed è chiaro che, soprattutto per i primi due, le convocazioni per le selezioni nazionali rivestono un’importanza fondamentale per la loro valorizzazione e, conseguentemente, per la patrimonializzazione societaria.

E dietro, poi, nelle retroguardie attenzione a non perdere di vista altri due giovani che presto potrebbero far parlare di loro, Ignazio Battista e Simone Tascone.

Per il momento sono due delle colonne della Primavera di Avincola, ma potrebbero “sbocciare” da un momento all’altro.

Insomma, e qui dobbiamo fare dei distinguo importanti, delle riflessioni asettiche, obiettive ovvero che non tutto è stato sbagliato negli anni scorsi nella costruzione del settore giovanile perché alcune delle scelte fatte si sono rivelate alla lunga azzeccate.

D’accordo, alcuni movimenti hanno comportato investimenti troppo onerosi che forse non potranno garantire un ritorno adeguato, si sono stretti rapporti privilegiati con società da cui sono stati prelevati giocatori non tutti di buon valore ( nel calcio capita che se vuoi prendere un talento devi accollarti anche quello meno bravo, ndr ) ma non si può negare che giocatori come Valjent, Russini, che sta facendo molto bene al Lumezzane, Palumbo, Falletti, Meccariello, Avenatti, Battista, Taurino, che non ha ancora trovato la sua maturazione ma che di qualità ne ha da vendere, non siano state delle operazioni interessanti. 

E’ stato fatto poco? Può darsi, si poteva far di più razionalizzando al meglio le risorse, si poteva evitare di perdere giocatori di un certo livello svincolandoli in estate ma non si può definire fallimentare il lavoro di chi ha operato. Certo, siamo lontani dal qualificatissimo lavoro di ricostruzione del settore giovanile operato dal compianto Paolo Borea.

Anche l’attuale gestione, con Guglielmo Acri in testa, sta lavorando per il futuro, è recente l’arrivo di due giocatori dall’Inghilterra, anche se coloro che sono arrivati a Terni quest’anno sono alcuni in prestito secco, mentre altri potrebbero essere riscattati dalla Ternana facendo valere il proprio diritto.

Anche tra questi ci sono giocatori che sono già delle garanzie come Furlan, Zampa, Belloni, Signorelli Busellato, mentre altri sono delle belle promesse che hanno messo in mostra doti importanti come Monteleone, esordio a Latina per lui, e Lo Porto.

Certo c’è da lavorare ancora molto, ma la base è di buona qualità.

Senza esagerare, però, perlomeno nella costruzione della prima squadra, perché una formazione di B deve essere formata da un giusto mix di giovani e meno giovani perché l’esperienza, oltre a farli crescere, è indispensabile per conseguire quei risultati positivi che almeno non facciano correre rischi in un campionato difficile come quello cadetto.

 

I GIOVANI NELLA TERNANA

19 anni: Tascone, Gondo, Lo Porto

20 anni: Monteleone, Valjent

21 anni: Belloni, Dugandzic, Gava, 

22 anni: Avenatti, Busellato, Sala, 

23 anni: Falletti, Masi,

24 anni: Meccariello, Signorelli.

Ivano Mari

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