È stata una partita da grande. E non solo per il risultato. Soprattutto per l'atteggiamento. Anche sullo zero a zero la squadra era corta, aggressiva, pressing alto. Breda ama sorprendere e davanti crea sempre qualche diversivo. Ma la vera mossa che ha permesso alla Ternana di credere nelle sue potenzialità fino in fondo è stata la prima sostituzione.
Grossi (la sorpresa di Breda, come trequartista) fuori per un problema muscolare. E nonostante il vantaggio per uno a zero Breda continua con lo stesso atteggiamento. Dentro Falletti (e non Signorelli) per una Ternana che doveva rimanere con quella testa. E non a caso sono arrivati i tre gol. I rossoverdi hanno sbloccato la partita alla prima vera grande occasione, ma dopo hanno legittimato. Sono stati padroni del campo, non si è vista la reazione del Bari, se non nel secondo tempo, dopo due cambi, sotto di tre gol e con un solo tiro in porta.
Breda ha detto ai suoi ragazzi: credeteci. A parole e con i fatti. E quando la squadra ha capito che il primo a crederci era il loro allenatore si sono sciolti. Non è un caso che sia arrivata una buona prestazione, anzi un'ottima prestazione. È il viatico per il derby. Predica umiltà, Roberto Breda. Indica la strada. Quella giusta. Aveva detto all'inizio: la mia Ternana giocherà con la difesa a 4 poi davanti vedremo di partita in partita. È stato di parola anche qui. Davanti gli interpreti sono sempre cambiati o hanno spesso cambiato posizione. Ma anche in questo caso ha regalato certezze. A Belloni e Furlan che sono esordienti o giovani e hanno bisogno di fiducia. A Falletti, mai decisivo come quest'anno. Ad Avenatti che aveva bisogno di tempo, di fiducia, di comprensione per superare un momento difficile. Tutto risolto? Sicuramente no, ma ora Breda si è accreditato nello spogliatoio. E non per le vittorie. Ma per i gesti. È chiaro che i risultati aiutano, non bisogna essere ipocriti. M ora è la Ternana di Breda, dopo un mese (o quasi) dal suo arrivo si cominciano a vedere i frutti del suo lavoro.
E la ciliegina sulla torta del suo lavoro è stato l'ingresso in campo di Dianda. Poteva entrare chiunque, magari Valjent, che per il momento è stato "accantonato" e che il centrocampista lo sa fare eccome. Quei tre minuti più recupero non avrebbero certo cambiato la stagione di Martin. Possono invece cambiare la percezione della stagione di Salif. Altro punto a favore di Breda. Altri tre per la Ternana.
Nel momento più difficile piazza un tre a zero, senza Ceravolo e prima del derby. La strada giusta, Breda, l'ha indicata a tutti, non solo alla squadra.
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