E’ inutile girarci troppo intorno. Guardare la classifica e vedere la formazione rossoverde ultima in fa male al cuore. Tutti noi sapevamo che sarebbe stato difficile almeno l’inizio di stagione, ma probabilmente ognuno di noi in fondo al cuore pensava di poter essere la sorpresa di questo campionato. La qualità di gioco, la campanga acquisti, i record dello scorso anno, la mentalità acquisita, il sottofondo di entusiasmo forse hanno reso le aspettative alte. Invece il ritorno in Serie B è sempre traumatico così come l’adattamento al nuovo campionato. E onestamente nessuno immaginava che dopo tre giornate la situazione sarebbe stata questa.

Per carità, a onor del vero Cristiano Lucarelli sono mesi che mette le mani avanti, da quando ha iniziato a dire che voleva vedere se tutti noi fossimo pronti “a tornare a mangiare pane e salame invece del caviale e dello champagne”.

Sicuramente a qualcuno il panino è andato di traverso però dopo le tre prestazioni contro Brescia, Reggina e Pisa anche i più delicati di stomaco sono riusciti a digerire la pietanza meno sofisticata. Qualcuno ha pure iniziato farsela piacere, altri invece hanno riscoperto che tutto sommato può essere anche una buona compagna di vita.

Chiaramente nessuno di noi chiede di tornare a mangiare caviale e champagne, seppure lo sogna, ma almeno un buon pane, magari di Montebibico o di Strettura con un salame nostrale di qualità. Ecco un ritorno alle origini, alla tradizione, al territorio. Ricostruire esattamente quel legame molto profondo quasi ancestrale che ha sempre fatto capolino quando la Ternana ha firmato grandi imprese (promozioni o salvezze che siano)

Ci vuole che però questo tipo di atteggiamento sia condiviso da tutti. Sicuramente dalla piazza ma anche dalla squadra, che il carroarmato l’ha vissuto lo scorso anno, ma che per una buona metà ancora non l’ha conosciuto. Bisogna rientrarci dentro, amerebbe dire Lucarelli. La sfida è esattamente questa: la Ternana sarà capace di tornare con la testa dentro il carro armato?

Ad oggi ancora no. E questo è quello che ha denunciato anche l’allenatore insieme ai giocatori. Con un riconoscimento di responsabilità non per nulla scontato. Serve cominciare subito ad ri-acquisire questa mentalità, visto che ci sono alle porte tre partite terribili. Ma è necessario per rivedere la squadra che ci ha entusiasmato la passata stagione, non più di 3 mesi fa.

Un passo alla volta, da fare insieme per raggiungere un solo unico obiettivo: la salvezza. Magari il prima possibile. Ma intanto facciamo questo benedetto primo passo.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 13 settembre 2021 alle 16:00
Autore: Alessandro Laureti
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