Un paio di buone notizie dal mercato e una decisamente meno positiva anche se, a scavare, un aspetto interessante lo nasconde anche quest’ultima.

Parliamo ovviamente dell’auspicabile e auspicato ritorno di Cesar Falletti e della rinuncia (per ora) a Antonio Palumbo. Inutile dire che qualsiasi tifoso li vedrebbe benissimo nello stesso undici: gente che sa dare del tu al pallone, che sa leggere le dinamiche del calcio fa sempre bene a qualsiasi squadra. Figuriamoci alla Ternana che vuole uscire quanto prima dall’inferno (già perché chi scrive tale considera la serie C a livello calcistico) della Lega Pro.

I lati positivi dunque.

In primo luogo il tentativo deciso, convinto, di riportare in rossoverde Falletti. I contatti tra il diesse Luca Leone e il manager dell'uriguaiano (Delgado) sono costanti e vanno avanti da diversi mesi. La volontà di vestire ancora la casacca della Ternana, Cesar Falletti l’ha espressa proprio a TernanaNews in una intervista pubblicata qualche giorno fa.

Lo stesso calciatore è stato chiarissimo, ribadendo un concetto che avevamo espresso qualche giorno addietro, nel commentare la notizia del possibile ritorno del fantasista. L’operazione si farà se troveranno un accordo (economico) la Ternana, il Bologna che detiene ancora il cartellino del calciatore e potrebbe perderlo a parametro zero tra un anno, il calciatore stesso che ha guadagnato un bel po’ giocando per un anno in Messico (prestito dal Bologna) e detiene un contratto da giocatore di serie A anche se di seconda fascia, improponibile quindi per la serie C. Ma un accordo si può trovare e su questo stanno lavorando proprio Leone e Delgado. Il primo forte della volontà del presidente Bandecchi (disposto ad un sacrificio ma giustamente non ad una follia), l’altro forte della disponibilità del ragazzo ma di una certa riluttanza del Bologna. Un sacrificio è chiesto a tutte e tre le parti (quattro con il procuratore di Falletti) affinché l’operazione possa andare a compimento.

Ma c’è un aspetto che va sottolineato: l’impegno serio e concreto della Ternana a conferma delle ambizioni della società. Quando il tutto verrà definito? Difficile dirlo. Certo è che Lucarelli non vede l’ora di avere Falletti a disposizione.

L’altro aspetto riguarda Antonio Palumbo. Non sfugge a nessuno l’importanza del centrocampista nei meccanismi della Ternana di Gallo, il suo rendimento alto quando il tecnico ha deciso di impiegarlo. Né va dimenticata la disponibilità a restare espressa dal giocatore.

La Ternana aveva il diritto di riscatto del cartellino di Palumbo ma non l’ha esercitato perché la cifra imposta era alta, diverse centinaia di migliaia di euro. Fuori scala insomma per la categoria. Così Palumbo è ritornato alla Sampdoria ma la Ternana non l’ha mollato facendo leva proprio sulla volontà del calciatore e sulla disponibilità e l’amicizia già più volte mostrata in passato da Giampiero Pocetta, il suo manager. Con la Sampdoria quindi la Ternana sicuramente riavvierà una trattativa per riavere Palumbo. Con quale formula staremo a vedere, certo è che a Leone e Lucarelli il giocatore piace molto e riaverlo a disposizione sarebbe davvero un bel colpo.

Vi domanderete qual è l’aspetto positivo di quest’ultima vicenda. Semplice. La lungimiranza del diesse che avrebbe potuto forzare la mano con il presidente cercando d’impegnarlo in una operazione economica che è giusto ritenere fuori scala per la serie C alle cifre imposte dal diritto di riscatto.

E’ chiaro che di fronte ad una offerta importante Palumbo e la Sampdoria potrebbero prendere strade diverse. Arrivasse un’offerta da una serie B di prima fascia Palumbo potrebbe essere tentato e di fronte ad una offerta economica importante anche la Sampdoria vacillerebbe. La Ternana si è quindi assunta un rischio. Calcolato. Puntando sull’affetto che lega Pocetta ai colori rossoverdi, alla sua amicizia con Leone e con il presidente della Samp, Ferrero; sulla disponibilità di Palumbo nei confronti della Ternana in presenza di un progetto serio che potrebbe valorizzarlo ulteriormente. Perché vincere un campionato, anche se di serie C, è sempre meglio di una onorevole salvezza tra i cadetti.

Ed è questo il ragionamento che ha sicuramente fatto Mirko Drudi, esperto difensore centrale del Pescara, accettando la proposta della Ternana. Resta da convincere il Pescara ma c’è ottimismo perché la Ternana quest’anno più che mai merita la massima considerazione da parte dei calciatori (il telefono del diesse è rovente) e speriamo anche dal Governo del calcio che fin qui non l’ha certo trattata con i guanti bianchi.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 25 agosto 2020 alle 00:00
Autore: Massimo Laureti
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