9 punti in una settimana tra Catania, Bari e Bisceglie e il gioco è fatto...

Campionato salvato, squadra ritrovata, allenatore saldamente in panca, Patron soddisfatto e tifosi tranquillizzati.

E nulla è più precluso (primo posto a parte...).

Questa è l' unica ricetta per uscire dall' incubo sportivo in cui è piombata la Ternana, i suoi giocatori, lo staff tecnico (allenatore in primis), il "numero uno", tutti i dirigenti e tutti i tifosi rossoverdi.

Perchè troppo simile - se non uguale - appare questa squadra a quella disastrata, anonima, scialba, inconcludente dello scorso campionato; quella, tanto per intenderci, di una sola vittoria in tutto il girone di ritorno (alla penultima giornata...).

È utile mettersi a cercare i responsabili?

È una mera masturbazione mentale il chiedere la testa di quello o di quell' altro? 

Che fare?

Beh...Se Stefano Bandecchi ha deciso di non prendere provvedimenti  (nemmeno uno straccetto di ritiro punitivo), non mi sembra il caso di perdermi in dotte elucubrazioni fini a se stesse: siamo costretti a tenerci questi giocatori e questo allenatore nella speranza che "'sta nuttata abbia da passà" prima possibile...

E se non passa, amen.

Certo però...che delusione!

Siamo passati nel breve volgere di poche settimane dai proclami novembrini (quelli che inneggiavano alla "promozione diretta"), ad una quasi anonima posizione da play-off a rischio (quelli dalla quarta posizione in giù per intenderci), con una metamorfosi "al contrario" da mettersi le mani nei capelli.

Inspiegabile questa involuzione a 360° di una squadra che, per lo meno fino alla fine di gennaio, sembrava addirittura in grado di insidiare il primato della Reggina.

Ma cosa può essere successo? 

Mistero.

Lo stesso Gallo c'ha poi voluto mettere un carico da 10 alla fine della partita di domenica scorsa, uscendosene con una battuta sibillina che non ha fatto altro che aumentare le perplessità e il disagio generali ("ho la mia idea, ma non la dico").

Cosa significa?

Ma soprattutto: c'era proprio bisogno di una simile esternazione?

Fatto sta che ora la situazione rischia sul serio di precipitare.

Oggi come oggi la Ternana, quarta in classifica, affronterebbe a Terni nella final season proprio quella Virtus Francavilla che domenica scorsa ha passeggiato al Liberati.

Come dire...destino già segnato in partenza.

La stessa tifoseria  (ai minimi storici in questa stagione) appare del tutto frastornata e, tanto per cambiare, pure spaccata, al punto che al termine della partita una curva ha incitato la squadra, mentre l'altra l'ha contestata sonoramente...

Direbbe Cicerone "mala tempora currunt" !

E l' idea del "déjà vu" con la passata stagione prende sempre più piede.

Un  film assai deludente già visto troppe volte che sembra ripetersi con sconcertante puntualità di anno in anno.

E la stanchezza, il disamore, la sfiducia dilagano tra una tifoseria che veramente non ne può proprio più!

Come uscirne, cari ragazzi e caro mister?

Semplicemente ricordandovi dei colori che indossate e portando loro rispetto.

Per poi vincere a Catania, col Bari e con il Bisceglie.

Facile, no..?

Ah...dimenticavo: c'è sempre la finale di Coppa Italia contro la Juventus under 23 (ma pur sempre Juventus...) per salvare la stagione.

Assai probabilmente aTorino.

All' Allianz Stadium.

Al ritorno (che combinazione!).

E perché non al Moccagatta di Alessandria, dove quella squadra gioca da sempre?

Chissà perché la società rossoverde dovrebbe accettare questo "curioso" cambio di campo...?

Perché un conto è giocare davanti a poche centinaia di spettatori in un campo anonimo di provincia, un altro invece é giocare in un tempio del calcio italiano quasi del tutto inviolabile, davanti a 10 mila spettatori e passa (magari con gli abbonati della prima squadra "a gratis")...e con la Coppa Italia ben in mostra all' ingresso del campo, pronta per essere levata al cielo in un tripudio di coriandoli ... bicolori.

Boh!

Sezione: Editoriale / Data: Gio 20 febbraio 2020 alle 00:00
Autore: Massimo Minciarelli
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