Finalmente la Ternana vince contro una grande del campionato. E lo fa quando praticamente non le serve più, se non per il morale, per l’autostima per la propria convinzione. Che la Ternana non sarebbe andata ai playoff noi lo sapevamo dal pari con il Frosinone (ma sapevamo anche che a prescindere sarebbe stato difficilissimo, quasi impossibile). Ufficialmente si è saputo alla fine delle partite delle 15: la vittoria del Frosinone ha tagliato fuori anche l’aritmetica. Ma questo non ha fermato la Ternana. Anzi. E pensare che il Benevento avrebbe dovuto avere ancor più sangue agli occhi vista la grane opportunità dopo la sconfitta della Cremonese. Ma la Ternana oggi ha due cose in più rispetto a tutto il resto del campionato. Una condizione fisica crescente e la testa sgombra. Tutto questo indipendentemente dai sistemi di gioco, dalle scelte, dall’avversario fa in modo che la Ternana vada a “comandare” il gioco a Benevento e metta in difficoltà chi giocherà fino alla fine andare direttamente in Serie A.
Se l’è giocata alla pari, a viso aperto, senza paura. Ha sofferto il giusto, ha creato tantissimo. Avrebbe meritato certamente di più nel primo tempo, avrebbe meritato di più anche nel secondo, dove ha sofferto di più il ritorno del Benevento senza però rinunciare a giocare. Non si poteva pensare di domare in casa propria i giocatori di Caserta per 90minuti. Ma saper modulare all’interno della partita la voglia di soffrire e la capacità di costruire è importante. E senza voler per forza stare a sindacare quanta “paura” avesse oggi il Benevento rispetto a una promozione diretta che di fatto la squadra campana ha buttato via (fra oggi e un paio di settimane fa con la sconfitta contro il Cosenza).
A questo punto, a prescindere, viene un grande rammarico: perché la sensazione che ci lascia questa squadra (al netto delle sue solite difficoltà in difesa, dove comunque si concede sempre qualcosa di troppo all’avversario) è che se fosse stata così convinta dall’inizio forse potevamo raccontare un altro finale.
Certo serve ambientarsi, capire come funziona la categoria. E serve a tutti. Ci sono gli episodi che poi determinano le partite e anche porzioni di campionato: quando si dice che tutto contribuisce a fare punti…
Ora c’è il derby. La Ternana si presenta all’occasione nel miglior modo possibile. In forma. Consapevole dei propri mezzi. Tonica. Sfrontata. Forse è la prima volta in quest’ultimo periodo che ci arriva così (mentalmente). All’andata ancora la Ternana non aveva trovato la propria identità. Lo scorso anno non ci arrivava certamente con il motore al massimo (visto che la stagione era chiusa già da tempo). Il derby può cambiare davvero il colore di questa stagione: una vittoria sarebbe la ciliegina sulla torta di un campionato che alla fine si chiuderà ai margini della zona playoff per qualche misero punticino. E allora per fare in modo che questa distanza non sia il cruccio dell’estate, la vittoria contro il Perugia potrebbe davvero essere il modo migliore per non pensarci

PS se Bandecchi si è arrabbiato tantissimo con l’arbitro di settimana scorsa per il rigore assegnato al Frosinone allo scadere, dovrebbe essere ancora più arrabbiato stasera. Il fallo che ha subito Ghiringhelli da Barba è ancora più evidente. E il gol del Benevento era certamente da annullare

Sezione: Editoriale / Data: Lun 25 aprile 2022 alle 20:49
Autore: Ternananews Redazione
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