Commentare ancora una sconfitta fa male. Commentare ancora un 3-0 figuriamoci. Anche perché rischi di passare per poco credibile se dici che la Ternana è cresciuta ulteriormente rispetto alle ultime prestazioni. Aver visto una squadra volenterosa, che prova ad imporre il proprio gioco in casa della prima in classifica, che ha avuto più o meno lo stesso numero di palle gol, quando la partita era in bilico, conta poco. 
Purtroppo (o per fortuna) conta il risultato. E la Ternana perde ancora. Andreazzoli con la Ternana è riuscito a festeggiare soltanto una volta e neanche nel migliore dei modi. Si è trovato a giustificare addirittura anche la vittoria. Le sconfitte sono arrivate, a nostro avviso, tutte immeritate. A partire da Venezia, per proseguire con il Como e infine quella di oggi.
E’ a prescindere una Ternana che anche se cambia sistema di gioco (e oggi ha virato sul un 4231) crea occasioni da gol ma non segna. Questo sì che è preoccupante. Solo due gol (su rigore) e due pali. Tiri, occasioni, rimpalli. Ma di gol neanche a pagare. E se tutte le partite in bilico, finiscono con il favorire l’avversario è un problema. La Ternana non ha lo spirito del killer. Quel tocco che invece aveva fino a un paio di mesi fa. Quando non solo gli episodi spesso giravano a favore, ma soprattutto che quando capitavano occasioni da gol riusciva a concretizzarle.
Ora no. Ecco perché conta poco l’atteggiamento, imporre la propria filosofia, cercare la palla a terra. Se non segni puoi giocare come vuoi. Aumenti le chanches, certo, di poter realizzare un gol. Ma i tentativi rimangono sempre velleitari. 
Ed è un vero peccato, perché a sprazzi abbiamo visto una buona Ternana. Una Ternana con delle idee. Con il pallone veloce e la testa leggera. Con le idee giuste. E con la conclusione sbagliata. O un attimo prima o un attimo dopo.
C’è la consapevolezza che il cammino intrapreso da Andreazzoli sia quello giusto. Ma i risultati e i gol realizzati dicono il contrario. Ecco perché siamo qui a spiegare e non a festeggiare.
Poi c’è un altro problema: questa squadra ora si scoraggia. Se prima il carattere aveva sempre aiutato la Ternana, almeno a rimanere in partita, ora sembra che la squadra si afflosci. Due indizi ancora non fanno una prova e non vorremmo vedere il terzo, sinceramente. Ma con il Como l’andamento della gara è stato davvero simile a questo. Con una Ternana che prova a dire la sua, ma che poi si arrende. Si consegna, se le cose si mettono male. E quindi il risultato è che le cose finiscono ancora peggio.
Ora un piccolo consiglio non richiesto. Chiedere tutto e subito ad Andreazzoli è sbagliato, chiedere di più assolutamente legittimo. Pensare oggi ai playoff è deleterio. Più che altro si pensi a rimettere in pista la barca che imbarca acqua da troppo tempo. Una sola vittoria nelle ultime 10 partite, quella con il Cagliari che dire fortunata è dire poco. E qui non c’entra l’allenatore o il sistema di gioco.
La priorità è ritrovare equilibri. E ritrovare la continuità. E’ ritrovare lo spirito da Ternana. Quello che ultimamente non abbiamo più visto…

Sezione: Editoriale / Data: Lun 26 dicembre 2022 alle 19:57
Autore: Ternananews Redazione
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