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Allenamenti a porte chiuse: ecco perchè no

A partire da domani, gli allenamenti della Ternana in vista del derby contro il Perugia saranno completamente a porte chiuse: non verrà data la possibilità a tifosi di assistere alle sedute di lavoro; una scelta che quasi certamente è figlia di una necessità di concentrazione per preparare al meglio un incontro tanto delicato, sia per la sua valenza, sia per il momento attraversato dalla squadra. 

Il bisogno di lavorare concentrati è sacrosanto, ma la scelta di tenere fuori i tifosi nella settimana più calda dell'intero campionato, quella che precede il derby, è davvero inevitabile? 

La Ternana viene da una sconfitta, troppo brutta, contro lo Spezia e sicuramente Gautieri ha bisogno che i suoi giocatori si allenino senza la pressione di eventuali contestazioni, ma va anche detto che se la piazza avesse voluto portare le proprie rimostranze alla squadra e al tecnico, probabilmente lo avrebbe fatto alla ripresa, quando le porte del Taddei erano aperte e quando la delusione era ancora molto viva e la ferita bruciava ancora. Chiudere le porte può aiutare i giocatori a concentrarsi meglio, ma si correi il rischio di allontanare la tifoseria nella partita più sentita della stagione. Magari si sarebbe potuto mediare. Magari si fa ancora in tempo: permettere di assistere alla rifinitura. Insomma una finestra aperta a tutti per far sentire a chi va in campo che i ternani ci sono, ci tengono al derby. Chiudere la squadra, arroccarla dietro ai cancelli dello stadio potrebbe essere interpretato come una volontà di distaccarsi da una realtà alla quale i tifosi rossoverdi sono affezionati, un trincerarsi senza far vivere alla piazza il pre-derby a pieno. 

Se le necessità di staff e tifosi si fossero venute incontro (e magari ancora si può fare), forse ci sarebbe potuto essere uno scambio di empatia, di carica fra l'una e l'altra parte, forse si sarebbe alimentata quella tensione positiva che poi è alla base del calcio, a maggior ragione alla base dei derby tanto sentiti come quello fra Ternana e Perugia. Non possiamo avere la riprova, ma chi fosse andato al campo a seguire gli allenamenti questa settimana, lo avrebbe fatto per far sentire ai giocatori e allo staff tecnico l'importanza di una partita del genere, che almeno fino a domenica città e Ternana avrebbero remato dalla stessa parte, avrebbero soffiato sullo stesso pallone. 

Non saranno certo gli allenamenti a porte chiuse, lo sappiamo, a far diminuire la passione dei ternani nei confronti del derby, quello che dispiace è che un po’ di questa passione non possa essere trasferita alla squadra. Almeno non durante l’allenamento.

Marina Ferretti

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