Luigi De Laurentiis, Presidente del Bari, si augura che domenica prossima, in occasione della partitissima Bari-Ternana, lo scenario di un San Nicola affollatissimo ed incandescente finisca col "terrorizzare" i giocatori della Ternana...

Così almeno ho letto su di un'intervista "virgolettata" riportata da una testata telematica di Terni.

Se quanto affermato fosse vero (in caso contrario chiedo anticipatamente scusa), fa benissimo il massimo esponente della società pugliese a buttarla simpaticamente

sul piano del "terrorismo psicologico", perché se invece si dovesse fare affidamento su quello che si è visto finora in campionato, sul campo non ci dovrebbe proprio essere partita tra Ternana e Bari, tanto evidente è la superiorità attuale dei rossoverdi nei confronti dei "galletti" (che ho seguito personalmente a più riprese), perlomeno sotto il profilo del gioco espresso e soprattutto dei risultati conseguiti.

E comunque la Ternana fino a questo momento si è vista concedere un solo calcio di rigore e una pletora di penalty a proprio favore non  fischiati, diversamente da qualche altra squadra, della quale non faccio il nome, che di rigori (anche dubbi: vedi Rieti) ne ha già avuti diversi...

Poi, si sa: le partite durano 90, anzi spesso 100 minuti e alla fine può veramente accadere di tutto; anche di perderle. 

Ma l'importante, quando si perde, è che la sconfitta dipenda soltanto dalla propria incapacità a contrastare la bravura degli avversari e come conseguenza dei propri errori.

Certo è che la partita di domenica prossima rappresenta un test veramente probante per i ragazzi di Fabio Gallo, che avranno di fronte la vera, autentica "corazzata" del campionato, una squadra costruita per un immediato ritorno in serie B, dopo le recenti tribolazioni che avevano portato  la gloriosa formazione biancorossa addirittura in serie D.

Del resto non si sposta dalla Serie A in Serie C un giocatore del calibro del mai dimenticato Mirko Antenucci, pagando quello che è stato pagato l'ex rossoverde anche in termini di ingaggio, se non si hanno veramente ambizioni di subitaneo ritorno nel calcio che conta.

Senza dimenticare gli altri giocatori della rosa a disposizione del neo allenatore Vivarini: roba da far impallidire la maggior parte delle squadre di serie B !

Ma qui si parla veramente di una grandissima e gloriosa società calcistica, espressione di una grandissima e bellissima città (oltre 330.000 abitanti), con un grandissimo presidente, figlio di un altrettanto grandissimo presidente, quell' Aurelio De Laurentiis che da anni sta guidando il Napoli, unico vero rivale in serie A della super-potenza bianconera.

Senza peraltro dimenticare il meraviglioso stadio San Nicola, un superbo capolavoro di architettura moderna (peccato che dalle tribune il campo si veda un po' troppo da lontano...); un impianto che domenica prossima sarà affollato da non meno di 20/25 mila calorosissimi tifosi biancorossi.

Roba da far tremare i polsi a chiunque: figuriamoci ai nostri "poveri" giocatori, tutta gente "inesperta" e alla "prima apparizione" in un campionato professionistico...

Scherzi a parte, la Ternana domenica prossima non avrà paura di nessuno!

Tantomeno del Bari "superstar" o dello strabocchevole e incandescente pubblico del San Nicola.

Perché la Ternana, diversamente dai locali, non è obbligata a vincere il campionato e quindi potrà giocare la sua partita con estrema tranquillità, conscia sia della propria indubbia forza, che dei propri limiti.

Del resto, la squadra che, almeno al momento, sta praticando il miglior calcio della categoria, non può non affrontare ogni avversario con la massima consapevolezza dei propri mezzi.

Ed è fuori di ogni tipo di discussione che la Ternana ammirata a Francavilla Fontana (dove lo stesso Bari ha perso!) e soprattutto domenica scorsa contro il Catania meriti ampiamente il primato in classifica detenuto attualmente.

Quindi, nessuna paura.

Nessun condizionamento.

Nessun timore reverenziale.

Nessuno dei giocatori della Ternana apparirà "terrorizzato" al cospetto dei biancorossi baresi e dello stesso strabocchevole pubblico di casa, al punto di farsela addosso...

E di questo è il presidente De Laurentiis può esserne certo sin d' ora.

Perché in campo ci vanno due squadre di 11 giocatori ciascuno (in verità ci vanno anche un arbitro e due assistenti...) .

Non ci va il blasone, non ci va la società, non ci va il pubblico.

Poi se saranno i giocatori di Vivarini a conquistare meritatamente la vittoria, saremo i primi ad applaudire e a complimentarci con gli avversari, come del resto già è accaduto in occasione della sconfitta contro il Monopoli.

Perché noi Ternani siamo fatti così.

Di fronte ai meriti effettivi degli avversari espressi sul campo, tanto di cappello! 

Ma solo in questo caso.

Quindi, cara nostra Ternana, a Bari senza paura!

Andiamoci a giocare serenamente questa partita.

Perché, comunque vada, sarà un successo!

Sezione: Editoriale / Data: Gio 10 ottobre 2019 alle 00:00
Autore: Massimo Minciarelli
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