Ternana: ecco le prossime scadenze economiche (altrimenti penalizzazione)
Partiamo da un presupposto. Dalla società – come già abbiamo avuto modo di scrivere – fanno sapere che non ci saranno problemi per i pagamenti dovuti. Ma vale la pena sottolineare quali saranno le scadenze che tutti i club sono obbligati a rispettare, altrimenti arriva la penalizzazione (-2) per ogni mancanza.
La prima scadenza è prevista per il 16 settembre, quindi lunedì prossimo. Si deve adempiere alle ritenute Irpef e contributi Inps dei tesserati e dei dipendenti di maggio e giugno 2024, depositando tutto il materiale presso la CoViSoc con una dichiarazione sottoscritta. Se non arriva il pagamento la sanzione è di due punti (illecito sportivo) da scontare nel campionato in corso.
La seconda scadenza è prevista per il 30 settembre e in questo caso tocca all’IVA. Anche in questo caso se non dovesse essere pagata, costituisce illecito disciplinare e la sanzione è di due punti.
Le scadenze per gli stipendi (comprese anche delle ritenute Irpef e anche quelle relative agli incentivi all’esodo) sono invece previste in 4 tranche:
– 16 ottobre (per gli stipendi di luglio e agosto)
– 16 dicembre (per gli stipendi di settembre ed ottobre)
– 16 febbraio (per gli stipendi di novembre e dicembre)
– 16 marzo (per gli stipendi di gennaio e febbraio)
– Entro i termini fissati dal sistema delle Licenze Nazionali (gli stipendi di marzo, aprile, maggio e giugno)
Se si dovesse saltare un appuntamento scatterebbe in automatico la penalizzazione di almeno due punti in classifica. Se gli appuntamenti saltati diventano due allora scatterebbe immediatamente l’esclusione dal campionato.
Queste sono le regole a cui dovranno sottostare tutti i club professionistici (in realtà queste date sono quelle valide per la B e la C, la A le ha leggermente modificate). E questi sono gli impegni assunti da tutti, Ternana compresa. Regole che esistono da diversi anni (e che cercano di creare alla lunga una consuetudine che permetta un regolare svolgimento del campionato e che limiti per quanto possibile la presenza di soggetti insolventi e che inoltre cauteli anche i giocatori).