Vesti alcune delle maglie più importanti al mondo, poi ti siedi in panchina e capisci quanto sia dura tornare a quel livello. Molti si arrendono, uno tosto come Christian Panucci no. Dopo l’incubo di Livorno (due esoneri e retrocessione), la nuova avventura si chiama Ternana. Ecco le sue parole a La Gazzetta dello Sport con Nicola Binda.
Perché questa scelta?
"Mi ha convinto il d.s. Larini a Bologna, presentandomi il progetto per migliorare i 53 punti dell’anno scorso. Partiamo quasi da zero con una squadra da rifare, ma con una buona ossatura. Però aspetto i rinforzi".
Sarebbe più comodo fare l’opinionista tv, invece…
"No, sono innamorato di questo lavoro e lo faccio con voglia e passione".
Quante colpe si prende per la retrocessione del Livorno, dopo due esoneri?
"La prima volta avevo lasciato la squadra in zona playoff, la seconda stavamo comunque facendo bene. Se sbaglio io mi prendo le colpe: sono orgoglioso per aver allenato lì, ma dispiaciuto per non aver potuto farlo serenamente. La società è troppo instabile".
Tra lei, Gattuso e Brocchi, dopo Oddo, sarà una Serie B marchiata Milan.
"Dico in bocca al lupo a Oddo per la A, Rino e Brocchi sono contento di rivederli. Il Milan è una grande scuola, di calcio e di vita, insegna tanto: la cultura del lavoro, il rispetto, la cura dei particolari. A noi è servito, ora non è più un Milan così".
Perché?
"Da quando il presidente non è più stato presente e non ha più potuto investire come prima… Il mio Milan resta irripetibile: con noi non giocava il Pallone d’oro Papin…".
La stagione è solo all'inizio, ma si cerca già la possibile favorita. Sulla carta non ci dovrebbe essere un ammazza campionato, a meno che il Verona non faccia il Cagliari o il Palermo: "Cagliari e Pescara in lotta per la A ci potevano stare, ma chi credeva nel Crotone? Ora le squadre sono ancora da formare, ma credo che il Verona parta sopra a tutti con un'ossatura importante. Il Cagliari era più forte di quello retrocesso l'anno prima, bisogna vedere se lo sarà anche il Verona: dipende dall'approccio che avrà".
Dopo Carpi, Frosinone e Crotone, quale sarà la sorpresa? "Intanto sta facendo una buona squadra il Cesena, tra le sorprese aspettiamo il 31 agosto, ma una ci sarà di sicuro".
Infine una parola sui colleghi: "L'anno scorso ho apprezzato Juric, sia come uomo che come tecnico, sono curioso di vederlo in A. Forse la sfida con Gattuso sarà una partita nella partita, visto il nostro carattere. Ma adesso voglio pensare soltanto alla Ternana".
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