IANNARILLI 7 stava anche per arrivare sul rigore (con il senno di poi l’avrebbe presa se fosse rimasto fermo), ha bloccato le velleità di Favilli con un buon intervento (rimediando a una piccola disattenzione). Ma c’è. C’è anche su Pedro Pereira, nel secondo tempo. E non solo: soprattutto su Mota Carvalho, dove tiene in piedi la Ternana. E poi ancora su Pereira, visto che riesce a chiudergli lo spazio e lo invita a tirare fuori. Anche oggi protagonista. Se la Ternana può provarci fino alla fine è merito suo

DIAKITE’ 5,5 la fisicità non si discute: spinge e si fa vedere. Cerca di tamponare ed è veloce. Ma sulla precisione dei suoi passaggi e lanci c’è ancora da lavorare. E’ generoso, ha tanta corsa, soprattutto nel secondo tempo cerca di garantire una spinta costante. Non sempre basta.

SORENSEN 6 bada alla sostanza, senza dubbio. Se un pallone passa dalle sue parti, lo butta il più lontano possibile. Poi se arriva anche sui piedi dei compagni meglio, ma l’importante è che non lo prendano gli attaccanti avversari. Ha - nel primo tempo - una sola sbavatura, ma Favilli non ne approfitta. Si lascia saltare una sola volta, da Mota Carvalho, per fortuna c’è Iannarilli. Poi anche per lui scatta la legge del giallo (dal 73’ BOGDAN 6 in campo di fatto mezz’ora, ereditando in tutto e per tutto il ruolo di Sorensen)

CAPUANO 7 nel primo tempo prova ad accorciare la squadra, aggredendo l’avversario (Mota Carvalho) il più alto possibile. Cerca l’anticipo, sapendo che al portoghese è meglio non dargli nessun vantaggio (memore anche dell’andata). Raccoglie applausi dal Liberati per le sue chiusure a campo aperto.

GHIRINGHELLI 6 interpreta il ruolo come sa: non potete chiedergli la partecipazione alla manovra, ma tutto il resto sì. Applicazione, attenzione, tatticamente sempre al posto giusto. Rimedia un giallo: salta la prossima per squalifica e per la legge-Lucarelli viene sostituito (dal 46’ MARTELLA 6,5 con il suo ingresso la squadra comincia a spingere anche a destra, con qualità e continuità. Arrivano cross e possibili soluzioni, soprattutto quando la Ternana torna al 4231)

DEFENDI 5 la generosità è sempre stato il suo punto di forza, oggi è la sua condanna. L’intervento su Favilli è troppo generoso e finisce con il travolgerlo, senza averne l’intenzione. Ne esce un rigore che indirizza pesantemente  la gara. E poi da mezz’ala, nonostante il gran movimento, non riesce a supportare con continuità la manovra offensiva rossoverde (dal 69’ FURLAN 5,5 si rivede Furlan e si rivede il 4231: ma non arriva comunque la solita Ternana. Deciso, forse anche troppo: e così arriva anche il giallo per gioco pericoloso)

AGAZZI 6 la Ternana si difende con ordine, senza concedere troppo agli avversari (rigore escluso). E il barometro della squadra è sempre pronto a chiudere ogni varco. Necessita qualche intervento più duro del solito, ma quando serve non si tira mai indietro. Non sempre preciso nell’appoggio. E’ decisamente funzionale in copertura e per gli equilibri

PALUMBO 7 è quello che ha in mano le chiavi del motore rossoverde. La Ternana per iniziare a carburare e a produrre azioni offensive ha bisogno di lui. Dei suoi strappi, delle sue sventagliate o delle sue imbucate. Cerca anche il gol, con una percussione: ma tira addosso a Di Gregorio. La sua delusione, a fine partita, seduto sul campo, la dice tutta su quanto ci ha provato e quanto ci ha sperato. Cerca il dialogo costante, vede la porta, indica corridoi. Alle volte ci prova direttamente lui.

PARTIPILO 7 insieme a Palumbo tiene alta l’attenzione della difesa del Monza: è lui il primo a reagire dopo il gol di Valoti. Si cerca spesso con Peralta, per cercare di tagliare fuori con triangolazioni i difensori avversari, ma non sempre gli scambi sono precisi. Ma è lui che si carica sulle spalle la responsabilità della reazione rossoverde, prova a seminare panico in trequarti avversaria. Non sempre supportato dai compagni. Ma ci prova, praticamente, sempre lui. A volte anche peccando di egoismo. Ci rimane l’urlo strozzato in gol per l’ultima occasione della gara. Peccato, avrebbe meritato di più. Lui e la Ternana.

PERALTA 5,5 fa il suo: prova a disorientare gli avversari, ha buone idee, prova dribbling e palloni in profondità: ma fisicamente, contro i difensori del Monza, sembra patire (dal 60’ FALLETTI sv intanto speriamo che non si sia fatto nulla, ma per uscire a braccia non si preannuncia niente di buono. Peccato, doppio. Anche perché quando entra in campo e la Ternana sembra aumentare la fiducia. Attendiamo, fiduciosi, notizie) (dal 68’ CAPONE 6 ci prova con la sua qualità a far salire i giri del motore, piazza cross, cerca triangolazioni. Non ha sempre fortuna)

PETTINARI 6 dei tre attaccanti è quello che si vede di meno, in fase di conclusione. Come al solito un grande lavoro di raccordo fra centrocampo e attacco. Nel primo tempo giocato di rimessa, non esalta le sue qualità. Nel secondo quando la Ternana dovrebbe recuperare il risultato, di palloni da sfruttare non ce ne sono molti. Nel ruolo di punta unica non riesce, stasera, ad esaltarsi. Ci prova, si sbatte. Ma per riprendere la partita serviva un graffio

Sezione: Copertina / Data: Mar 15 febbraio 2022 alle 20:45
Autore: Ternananews Redazione
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