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La B a 19 non avrebbe dovuto evitare i fallimenti?

Prima che qualcuno lo chieda: no, il caos nato in casa Palermo non è un fallimento nel senso economico e finanziario della parole e no, la B a 19 non avrebbe dovuto evitare soltanto i fallimenti finanziari. 

La scorsa estate, quando la Ternana e la compagnia delle richiedenti ripescaggio (e riammissione) hanno portato avanti la loro battaglia contro il nuovo format cadetto, mentre si vedevano sbattere in faccia le porte di ogni tipo di giustizia sportiva e non, il presidente della Lega B Mauro Balata rispondeva ai detrattori della riforma, da lui sponsorizzata e da Fabbricini messa in atto, che con la nuova serie B si sarebbe ristabilito un certo ordine. Con la formula a 19 squadre, facendo fuori le mele marce e negando i ripescaggi a quelle squadre che non avrebbero avuto alcun diritto di partecipare ad una B che si conquista sul campo, si sarebbe evitato in futuro il ripetersi di situazioni incresciose che avrebbero messo nuovamente in imbarazzo il governo italiano del giuoco calcio e che avrebbero creato problemi alle società sane che sono rimaste iscritte alla Lega di B. 

Al di la delle mere considerazioni sulla comodità di un campionato "monco", quello che ci viene spontaneo domandarci è come sia stato possibile che, a distanza di appena un anno da questa illuminata riforma, si sia venuto a creare un nuovo caso che, se dovesse prendere la piega chiesta dlla Procura Federale, riaprirebbe un infinito vaso di Pandora. Come successo al Cesena lo scorso anno, oggi è il Palermo a tremare e a rischiare uno slittamento all'ultimo posto in classifica con conseguente retrocessione in serie C, ed è la società rosanero quella che rischia di riaprire una guerra estiva fatta di tribunali, ricorsi e riammissioni. E come si comporterebbe la Figc se davvero la B fosse di nuovo a 19 a causa dell'esclusione del Palermo? Si potrebbe riammettere la squadra che, senza il caos rosanero, sarebbe arrivata quintultima? Per essere più chiari:ç si concederebbe a quella società di godere di un beneficio che dodici mesi fa è stato negato alla Virtus Entella? Non vi sarebbe disparità di trattamento? E se invece il Palermo restasse dov'è, le altre società come il Cesena ad esempio, non potrebbero dire di essere state danneggiate? Perchè le stesse società che adesso minacciano di bloccare i playoff fino a che non si saprà la sorte dei rosanero, la scorsa estate hanno puntato i piedi perchè nessuna squadra venisse ripescata o riammessa per raggiungere il numero legale in serie B?

Si corre troppo, lo sappiamo, ancora è tutto da stabilire e non sarà certo una (ulteriore ed eventuale) disgrazia altrui a renderci felici, perchè sarebbe l'ennesima sconfitta del calcio italiano, ma le domande sono tante e la questione è seria: come un anno fa, la più seria delle cose futili. 

Marina Ferretti

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