Il giorno dei giorni, direbbe Ligabue: oggi si dovrebbe decidere il futuro della Serie B e della Serie C, oggi dovrebbero essere chiare le squadre che venerdì potrebbero essere ripescate in cadetteria in luogo delle tre che, escluse dal campionato, hanno dovuto abbandonare il proprio posto. Perchè, però, tutti questi condizionali? Non dovrebbe essere la giornata odierna a mettere finalmente il punto su tutto questo caos? Dovrebbe, appunto, ma si corre il rischio che non sia così, innanzitutto a causa delle richieste della Lnpb.
Già, perchè l'assemblea della Lega di B è tornata nuovamente alla carica con il blocco dei ripescaggi fino al raggiungimento delle 20 squadre cadette, una riduzione già chiesta agli inizi di luglio e tornata in auge un paio di giorni fa, con la precisazione che essendo la Lnpb ad organizzare il campionato di Serie B, se non dovesse arrivare una disposizione ufficiale (e quindi scritta) da parte della Figc, non sarebbe obbligata ad accogliere 22 squadre di nuovo.
Insomma, la Serie B chiede a gran voce e senza troppi complimenti, puntando i piedi verrebbe da dire, anche se rimangono molti dubbi circa la fattibilità, dubbi legati sia alla tempistica (è possibile decidere una cosa del genere alla vigilia del campionato?) sia proprio all'iter seguito per modificare la struttura di un campionato federale (si può, per regolamento, apportare una modifica così sostanziale senza che la Figc dia il suo parere positivo? La Lega di B può decidere in autonomia?).
Se anche volessimo ignorare la possibilità che, comunque vada l'udienza di oggi sulla questione ripescaggi e riammissioni, le scontente (che ci saranno in qualsiasi evenienza) potrebbero ricorrere di nuovo contro la sentenza del Caf, rimarrebbe dunque lo scoglio delle 20 squadre, e bisognerà rimanere in attesa di capire come finirà questo muro contro muro con la Lnpb.
Fra una settimana dovrebbero essere presentati i calendari di Serie B e C, ma quello che sembrerebbe dall'esterno è che ci sia tutto fuorchè certezza e trasparenza.
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