Verso Pianese-Ternana, Cangi: “Scontro diretto solo nei punti, loro hanno un grande organico”

Verso Pianese-Ternana, Cangi: “Scontro diretto solo nei punti, loro hanno un grande organico”

Francesco Cangi ds Pianese

A novanta minuti dalla conclusione del girone d’andata di Serie C, il direttore sportivo della Pianese, Francesco Cangi, ha tracciato un bilancio della stagione intervenendo ai microfoni di TMW Radio, nel corso della trasmissione “A Tutta C”. Tra i temi toccati anche lo scontro diretto con la Ternana, in programma nell’ultimo weekend dell’anno.

La Pianese si presenta all’appuntamento con 22 punti, gli stessi dei rossoverdi e del Campobasso. Un rendimento che Cangi valuta in maniera positiva: “Sicuramente un voto più che positivo. In queste 17 partite siamo riusciti a crescere, a migliorare e a mettere in cascina punti importanti, che ci permettono di stare in una posizione nobile e prestigiosa della classifica. Stiamo facendo il percorso che avevamo immaginato. Dispiace per quanto successo a Rimini, dove ci sono stati tolti due punti e avremmo potuto avere una posizione ancora migliore in ottica salvezza tranquilla, ma fa parte del gioco, anche se è un peccato che in Lega Pro accadano ancora certe situazioni”.

Un episodio, quello di Rimini, che secondo il ds incide sull’andamento del campionato: “Sì, vanno a toccare l’equilibrio del girone e a modificarne l’andamento. Non uso il termine “falsato” perché ci sono ancora tante partite e c’è modo di recuperare, però è chiaro che incidono”.

Lo sguardo si sposta quindi alla sfida con la Ternana, crocevia importante per entrambe: “È uno scontro diretto solo a livello di classifica, perché la Ternana, al di là della situazione societaria complicata e della penalizzazione, resta una squadra che può tranquillamente stare tra le prime quattro di questa Serie C. Ha un organico forte, con giocatori di categoria superiore. I loro 22 punti non rispecchiano il reale valore della rosa: senza penalizzazione ne avrebbero 27 e, a mio avviso, possono e devono fare molto meglio”.

Cangi non nasconde le difficoltà della gara: “Sarà una partita molto difficile. Affronteremo una squadra forte, con giocatori di qualità, e dovremo prepararla nel miglior modo possibile. Abbiamo già iniziato a lavorarci, consapevoli delle difficoltà, ma anche con grande rispetto dell’avversario”.

Un passaggio anche sulla lotta al vertice del girone, con Ravenna e Arezzo davanti all’Ascoli: “Sei punti, con tutto un girone di ritorno da giocare, non sono tanti: bastano due partite. Io penso che la lotta sia tra queste tre squadre. Arezzo e Ravenna hanno dimostrato di avere qualcosa in più, ma l’Ascoli è una piazza importante e il mercato di gennaio può dare una mano, magari inserendo uno o due giocatori che alzano il livello. Non credo che il mercato stravolga le situazioni, ma può incidere. In vetta il campionato resta aperto fino alla fine”.

Capitolo mercato: “In questo momento il nostro è soprattutto un mercato interno. Siamo contenti del percorso fatto e abbiamo molti ragazzi giovani che hanno bisogno di continuità. Abbiamo recuperato anche alcuni giocatori dopo gli infortuni, che a inizio stagione ci hanno penalizzato parecchio. Al netto delle assenze di Ongaro e Bigiani, per infortuni più lunghi, la rosa è quasi al completo. Valuteremo eventuali uscite di chi chiede più spazio e, insieme al mister Birindelli, capiremo se ci sarà la possibilità di fare qualche innesto, magari anche di prospettiva, utile per questi mesi e per il prossimo anno”.

Infine un giudizio sul Football Video Support, introdotto quest’anno in Serie C: “È uno strumento che può migliorare il calcio e a cui tutti, allenatori e calciatori compresi, si sono adeguati. Può portare benefici e rendere il gioco più regolare. È chiaro che va migliorato: lo stesso presidente Marani ha sempre detto che nei campi di Serie C servirebbe investire di più sulle telecamere, perché con una sola inquadratura diventa difficile valutare alcuni episodi”.

E sulle possibili modifiche: “Metterei l’arbitro nelle condizioni di confrontarsi con una figura esterna, come avviene con il VAR in Serie A. A volte l’arbitro deve andare contro una decisione presa dal campo e non è semplice. Inoltre, ridurrei il peso del quarto uomo in certe situazioni, magari evitando designazioni troppo “territoriali”. Detto questo, l’FVS è uno strumento che rende il calcio più onesto e più leale, e dobbiamo continuare ad adattarci”.