Ternana–Juventus Next Gen: tra statistiche e curiosità

Ternana–Juventus Next Gen: tra statistiche e curiosità

Alessio Vacca - Foto profilo ufficiale IG

La Ternana sta vivendo un passaggio delicatissimo della sua storia recente. Il progetto stadio/clinica, ancora sospeso tra incertezze politiche e tecniche, tiene l’ambiente con il fiato corto e finisce inevitabilmente per riflettersi anche sul campo. Reduci dallo 0-0 in trasferta contro la Sambenedettese, i rossoverdi si preparano ora al prossimo impegno casalingo, dove domenica 23 novembre alle 14:30 ospiteranno la Juventus Next Gen.

Il match arriva in un momento particolare anche per i bianconeri. La squadra piemontese deve ancora recuperare una partita, quella contro il Gubbio, fissata per il 26 novembre e rinviata per gli impegni internazionali di diversi giovani talenti. Al momento la Next Gen insegue la Ternana a distanza, con sei posizioni di differenza in classifica e 17 punti raccolti fin qui.

La Juventus Next Gen rappresenta un progetto unico nel panorama italiano: è stata la prima società del Paese iscritta da una squadra di Serie A nei campionati professionistici. Fondata nel 2018 con il nome di Juventus U23, ha rapidamente assunto un ruolo strategico nello sviluppo dei talenti bianconeri. Proprio da questo vivaio sono emersi giocatori oggi protagonisti in Serie A, come il nuovo numero 10 della prima squadra Kenan Yıldız, e ancora Fabio Miretti, Nicolò Fagioli, Samuel Iling-Junior e Matías Soulé, quest’ultimo attualmente punto di riferimento nella Roma di Gasperini. Coerentemente con la propria missione formativa, la Next Gen vanta una delle età medie più basse dell’intera Serie C, pari a 21,6 anni.

Ed è proprio sui numeri che la sfida del Liberati diventa affascinante. Entrambe le squadre arrivano da una partita senza gol subiti, ma ciò che sorprende è l’equilibrio quasi matematico delle loro medie realizzative: 1,48 gol segnati in casa dalla Ternana, 1,47 dalla Juventus Next Gen quando gioca lontano dal Moccagatta. È una differenza talmente minima da suggerire una partita aperta, da “episodi”, dove il primo dettaglio potrebbe orientare la gara.

Le statistiche rivelano però due anime molto diverse dal punto di vista psicologico. Quando la Juventus Next Gen va sotto nel punteggio, non è mai riuscita a ribaltare la partita: un dato che evidenzia una certa fragilità tipica di una squadra giovanissima. La Ternana, invece, nelle stesse condizioni riesce a ribaltare il risultato nel 44% dei casi: una statistica che racconta una squadra capace di alimentarsi del proprio pubblico quando sembra spalle al muro.

Il quadro si ribalta completamente quando a segnare per primi sono proprio i rossoverdi o i bianconeri. La Juventus Next Gen, in trasferta, porta a casa la vittoria nel 71% delle gare in cui trova il vantaggio. La Ternana, però, al Liberati si trasforma in una sentenza: quando apre le marcature, vince addirittura nel 90% dei casi.

Massimo Brambilla, tornato sulla panchina bianconera dopo una parentesi in prima squadra durante il passaggio da Tudor a Spalletti, sa perfettamente che la sfida sarà un test di maturità per i suoi ragazzi. I volti emergenti non mancano: Serigne Deme, miglior marcatore con 3 gol, è l’attaccante che incarna la fame della Next Gen; subito dietro c’è Alessio Vacca, appena ventenne, capace di combinare qualità e concretezza con 2 gol e 2 assist. Eppure c’è un dato che pesa: in due delle sei trasferte disputate finora, la Juventus Next Gen non è riuscita a segnare.

Domenica, insomma, non sarà solo una partita. Sarà uno scontro tra filosofie diverse: l’esperienza ferita ma tenace della Ternana contro l’ambizione imprevedibile della Next Gen. Il campo, come sempre, farà il resto.