Ternana-Arezzo, Bucchi: “Sfida dura, ma vogliamo rendere orgogliosi i nostri tifosi”

Ternana-Arezzo, Bucchi: “Sfida dura, ma vogliamo rendere orgogliosi i nostri tifosi”

Cristian Bucchi allenatore Arezzo - Foto TernanaNews

Alla vigilia della sfida tra Ternana e Arezzo, in programma domani alle 14:30 al “Liberati”, ha parlato in conferenza stampa l’allenatore amaranto Cristian Bucchi. L’ex rossoverde ha toccato vari temi: dal ritorno a Terni, alla forza della squadra di Fabio Liverani, passando per il valore dell’assenza dei tifosi ospiti e per una riflessione più ampia sul calcio italiano.

Bucchi ha subito sottolineato quanto peserà l’assenza della tifoseria amaranto a Terni: “Giocare senza i nostri tifosi è un handicap, perché sono sempre stati il nostro dodicesimo uomo. Ci fanno sentire in casa anche in trasferta. Dovremo essere bravi a trasformare questa difficoltà in una motivazione in più per fare una grande gara”.

Il ritorno da ex a Terni: “Una partita tosta contro una squadra forte e organizzata”

Per Bucchi, che con la Ternana ha vissuto un passato da calciatore, quello di domani sarà un ritorno particolare: “Sono tornato tante volte da ex, ma la parte professionale deve prevalere. Sarà una partita bella e tosta, contro una Ternana forte, con un allenatore esperto e un’identità precisa. Hanno superato le difficoltà societarie e stanno facendo ottime prestazioni”.

Bucchi ha riconosciuto la crescita della squadra di Liverani: “Negli ultimi mesi hanno inanellato tanti risultati positivi. Credo che la Ternana farà parte del gruppo di testa fino alla fine del campionato perché ha valori importanti”.

Il rapporto con Fabio Liverani: “Era già un allenatore in campo”

Spazio anche a un ricordo personale legato al tecnico rossoverde: “Con Fabio abbiamo giocato insieme a Perugia. Era già un allenatore in campo, dava indicazioni a tutti. Mi aspettavo una carriera importante da lui, e credo che abbia fatto davvero bene, anche superando momenti difficili con grande carattere”.

L’allenatore amaranto si è detto soddisfatto della crescita della sua squadra: “Questo Arezzo mi rispecchia moltissimo, sia caratterialmente che tecnicamente. È una squadra che abbiamo costruito insieme, che sa reagire e ha un’identità precisa”.

“Il divieto ai tifosi? È il fallimento del nostro calcio”

La conferenza si è chiusa con una riflessione profonda sul tema delle restrizioni per le tifoserie: “Giocare partite senza tifosi è la sconfitta del calcio italiano. Il calcio è passione, è un fenomeno sociale. Non possiamo accettare che derby e grandi sfide si disputino con gli stadi vuoti. Servono leggi vere e stadi moderni, non divieti che puniscono chi ama questo sport”.

Il tifoso deve poter vivere la partita, tifare, contestare, gioire. Chi sbaglia deve essere punito come un cittadino qualunque, ma non si può privare un’intera città della sua passione” – ha aggiunto Bucchi.

Bucchi ha poi concluso parlando degli obiettivi futuri dell’Arezzo: “Abbiamo ancora margini di crescita. Dobbiamo migliorare dentro le partite, imparare a non concedere nulla e finalizzare di più. Vincere dà entusiasmo, ma la crescita deve essere costante”.