Pineto sotto la lente: studio sull’avversario, tra numeri, curiosità e pericoli nascosti

Pineto sotto la lente: studio sull’avversario, tra numeri, curiosità e pericoli nascosti

Foto - Pineto Calcio profilo ufficiale Instagram

Reduce dalla sconfitta sul campo del Ravenna, la Ternana si prepara a tornare al Libero Liberati con l’obiettivo di ritrovare punti e fiducia davanti al proprio pubblico. Sulla strada delle Fere c’è il Pineto, formazione abruzzese che attraversa un momento delicato ma che, nonostante i risultati altalenanti, conserva tratti di pericolosità che meritano attenzione.

Anche il Pineto, come la Ternana, arriva a questa sfida dopo uno stop contro una formazione romagnola: il 2-1 subito in casa contro il Rimini ha lasciato strascichi in una squadra che già faticava a trovare continuità. Il momento negativo è testimoniato da una striscia di tre sconfitte consecutive – contro Rimini, Ascoli e Juventus Next Gen – e da un dato piuttosto significativo: sono ormai sette le partite casalinghe senza vittorie per la formazione di Tisci, che sta pagando a caro prezzo le difficoltà tra le mura amiche.

Fuori casa, però, il rendimento è stato leggermente più incoraggiante. Il Pineto ha raccolto vittorie importanti come lo 0-2 sul campo del Guidonia Montecelio, firmato da Vigliotti e Bruzzaniti, e lo 0-1 di Campobasso deciso ancora una volta da Bruzzaniti, l’uomo simbolo della squadra. Tuttavia, anche lontano dall’Abruzzo il rendimento resta a corrente alternata, come dimostrano le ultime tre trasferte, in cui sono arrivati due successi e una sconfitta, con una sola gara conclusa senza andare a segno.

L’identità offensiva del Pineto si fonda principalmente sulla vena realizzativa del suo numero 10. Giovanni Bruzzaniti, esterno offensivo classe 2000, è il capocannoniere biancazzurro con 4 gol segnati, uno in più di Dubickas, miglior marcatore della Ternana. Il talento calabrese ha trovato il gol in tre delle ultime quattro giornate, dimostrando continuità, fiuto e capacità di accendersi anche nelle fasi più bloccate delle partite. Lo scorso anno si era già messo in mostra con 15 reti, e in questo avvio ha confermato il suo ruolo da trascinatore. Attorno a lui gravitano elementi dinamici come Germinaro, D’Andrea e Postiglione, che contribuiscono a rendere l’attacco del Pineto tutt’altro che sterile: la squadra ha infatti trovato la via della rete in sei partite su sette.

I numeri complessivi, però, raccontano anche di alcune fragilità, soprattutto nella tenuta difensiva e nella gestione della gara. Nelle ultime tre uscite, ad esempio, il Pineto ha incassato ben otto gol, sintomo di una fase di non possesso poco organizzata e spesso messa in crisi dalla pressione avversaria. A livello disciplinare spicca il nome di Federico Baggi, il giocatore più ammonito della rosa, segno di una difesa spesso costretta a ricorrere al fallo per spezzare il ritmo. I numeri dipingono una squadra giovane e discontinua, capace di partire forte ma meno efficace nella gestione del risultato. Il Pineto chiude in vantaggio il primo tempo nel 31% delle partite, ma non sempre riesce a mantenere il risultato fino al fischio finale. Quando in trasferta si trova avanti di un gol, riesce a vincere meno della metà delle volte (46%), mentre quando si trova nella situazione inversa, riesce a ribaltare il punteggio soltanto il 20% dei casi.

Sul piano anagrafico, la rosa biancazzurra è tra le più giovani del girone, con un’età media di 24,3 anni rispetto ai 25,8 della Ternana. Una differenza che si riflette anche sul piano della maturità tattica e nella gestione dei momenti chiave. La squadra di Tisci gioca con coraggio e spensieratezza, ma a volte manca della lucidità necessaria per chiudere le partite o difendere un risultato favorevole. Dal punto di vista tattico, il modulo più utilizzato dal Pineto in trasferta nella stagione 2025/2026 è il 4-3-3. Una scelta che consente alla squadra abruzzese di attaccare con velocità e ampiezza, sfruttando le qualità tecniche e fisiche dei suoi esterni offensivi.

Il confronto diretto più recente tra Ternana e Pineto, disputato il 15 settembre scorso, si è chiuso con un netto 3-0 per le Fere. Allora il Pineto si presentava al Liberati da imbattuto, con appena un gol subito in tre giornate: un dato che aggiunge ulteriore pepe alla gara.

Il match in arrivo vedrà due squadre con umori simili ma prospettive diverse: entrambe reduci da una sconfitta contro formazioni romagnole, ma con ambizioni e strutture tecniche non comparabili. La Ternana, chiamata a dare una risposta immediata, dovrà fare attenzione a non farsi sorprendere dalla velocità sulle fasce e dalla capacità del Pineto di colpire nei primi 30 minuti, fase in cui ha spesso trovato le sue occasioni migliori.