“Non capisco perché il Perugia si sia messo in mezzo” lo afferma Paolo Di Nunno presidente del Lecco, promosso in Serie B sul campo dopo la vittoria del playoff contro il Foggia ma non ammesso al campionato cadetto dalla giustizia sportiva a causa della nota vicenda legata all’utilizzo dello stadio. Oggi dalle colonne de La Gazzetta dello Sport, il numero uno del club si toglie qualche sassolino dalle scarpe.
“Il Brescia non mi interessa, non mi ha fatto niente, ma perché il Perugia ha fatto ricorso? Perché devono vendere la squadra, è chiaro. In B un club vale 20, in C vale 1. E il Foggia perché si è fatto avanti? Li abbiamo battuti 2-1 in casa loro e 3-1 a Lecco, bisogna accettarlo. Prima dei playoff i bookmakers ci davano a 25, ma abbiamo vinto perché siamo forti, perché si è creata una famiglia”.
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