Il patron Stefano Bandecchi ha seguito la Ternana col Rimini in panchina in giacca e camicia. Non ha avuto freddo? «Racconto un aneddoto. Una volta sono andato in Russia e mi capitò di scordarmi il giaccone. I miei amici mi domandarono come mai. Ed io gli risposi che non ero un tipo freddoloso. Ecco da allora per non cambiare versione vado in giro sempre così». Bandecchi ride. Soddisfatto per il ritorno al successo ed anche per la prestazione. Ma la battuta lo fa trasformare in un vulcano: «Più che freddo l'altra sera era umido. Ecco io vorrei chiudere tutti gli spazi del Liberati per non far più entrare freddo e pioggia e renderlo più accogliente. Per far questo, però, la Ternana deve diventare proprietaria dello stadio. Ho chiesto quanto costa ma l'amministrazione comunale, con la quale c'è un ottimo rapporto, mi deve fornire una risposta». In realtà palazzo Spada starebbe pensando più che all'alienazione al rinnovo di un contratto di affitto, magari anche ad una tariffa vantaggiosa «Con lo stadio di proprietà potremmo ragionare più seriamente a valorizzare i colori rossoverdi. Abbiamo il progetto definitivo per Ternanello, un progetto che consentirebbe di applicare la filosofia dell'Università Cusano al calcio. Il progetto prevede campi, una foresteria, una mensa. Insomma un vero centro sportivo dove educare i ragazzi allo sport. Abbiamo bisogno più che mai di costruire l'ossatura di una squadra passando attraverso la valorizzazione del settore giovanile».

 

L’articolo integrale è riportato nell’edizione odierna de Il Messaggero 

Sezione: Rassegna stampa / Data: Gio 06 dicembre 2018 alle 11:00 / Fonte: Messaggero
Autore: Ternananews Redazione
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