Lunedì la Ternana presenterà la domanda di ripescaggio e insieme anche il ricorso alla Corte d'Appello Federale contro la decisione del Tribunale Federale Nazionale di accogliere le istanze del Novara. Una sentenza che di fatto ridisegna la graduatoria dei ripescaggi, da cui i piemontesi (come anche il Catania) erano esclusi per gli illeciti amministrativi commessi nelle ultime stagioni. E' la prima di una lunga serie di mosse che la società rossoverde intende intraprendere per difendere il proprio diritto ad essere ripescata in virtù del suo comportamento ineccepibile sotto il profilo amministrativo e contabile. La prima di un'estate mai così tanto bollente anche se, giurano i legali di Via della Bardesca l'avvocato Giotti e l'avvocato Proietti, i tempi della giustizia sportiva sono relativamente celeri. Tante variabili in ballo e tante squadre interessate a vario titolo che si affrontano per ora non sul rettangolo verde ma nelle aule di Tribunale. Spettatrice ma non tanto defilata anche la stessa Figc, di fatto sconfessata dal Tribunale Federale Nazionale che tra le righe delle motivazioni della sentenza pro-Novara prefigura addirittura un abuso di potere da parte del massimo organismo calcistico nazionale, a proposito dei criteri per il ripescaggio individuati nella delibera pubblicata lo scorso 30 maggio. In sostanza, dice il TFN dando ragione al Novara, la Figc ha sbagliato a privilegiare nella graduatoria dei ripescaggi le società che nelle ultime cinque stagioni non hanno subito penalizzazioni a causa di illeciti amministrativi (pagamento stipendi e contributi in ritardo). Per questo ieri mattina il presidente Stefano Ranucci ha incontrato a Palazzo Spada il sindaco Leonardo Latini e sebbene a botta calda, nella notte di giovedì, la prima lettura delle motivazioni della sentenza del TFN avesse gettato nello sconforto il braccio destro del patron Bandecchi, il confronto con i legali e quello con il sindaco pare lo abbia rasserenato. 

Sezione: Rassegna stampa / Data: Sab 21 luglio 2018 alle 08:00 / Fonte: Il Messaggero
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
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